Cara la mia Amata Palestra,
i silenzi di questa lunga estate, sono stati rotti solamente dai
" giochi dei ragazzi "che ti hanno lordata e ferita nel tuo intimo, portandone ben visibili i segni, senza che ancor giustizia ti sia stata resa.
Nelle torride giornate estive che hanno prosciugato anche gli ultimi rivoli, delle piogge invernali che hai trattenuto con estrema difficoltà, avevo pensato che forse quel triste cartello, affisso da chi per risolvere all'italiana i problemi,
avremmo forse potuto finalmente staccarlo.
Ogni volta che ti passo accanto, mi sovviene ricordare quante stagioni abbiamo trascorso insieme con i ragazzi e le ragazze, che ti hanno sempre vista come una seconda casa.
Forse non lo sai, ma si vocifera che dalle stesse stanze di palazzo, dove tempo fa ti chiusero le porte, << oggi pare>> ti vogliano evitare di trascorrere il 4° inverno, al buio, in totale solitudine.
Ma come hai avuto modo di appurare a tue spese, ci vuole un niente, per renderti orfana dei tuoi atleti\e, e quanto sia difficile poi dopo,farteli riabbracciare.
Il 28 ottobre sarà forse una data evento, vuoi perché , noi ultimi tuoi frequentatori, disputeremmo la prima gara del rientro in una serie regionale,
con la speranza di poterla giocare fra le tue mura amiche da sempre.
Non ti nego che la speranza insita in Noi, a volte viene sgretolata dalla
burocrazia del palazzo che ti amministra, a 35 gg dal fischio d'inizio, solo
le gesta di uomini di buona volontà, come si cita da qualche parte, potrebbero
dar vita al miracolo.
Ti lascio fiducioso che la mia prossima, ti vedrà illuminata, rimbombante di
suoni e voci, che cambieranno in parte,le tue sembianze attuali, sia esterne
che interne.