Quarant'anni della società Pallavolo Sulcis
1972 - 2012
Giuseppe Perra
Se la mente non ha gli arti per poter operare, il tutto si riduce al solo
pensiero.Così tutti i ringraziamenti ricevuti per l'organizzazione degli eventi
per i 40 Anni della Pallavolo Sulcis, hanno il loro GIUSTO peso e valore se
sono distribuiti alle varie componenti che ne' hanno curato l'organizzazione e
la loro perfetta messa in opera. I momenti festosi, le emozioni, i sacrifici,
le ansie, vissuti in questi 15 giorni della festa sportiva non possono avere
SINGOLI nomi, vorrebe dire sminuire l'apporto, di di tutti quelli che hanno
contribuito alla loro Esemplare riuscita.Dalle partite, ai giochi con l'acqua,
alla serata del 07 luglio, è stata una miscellanea di emozioni, sia per gli
addetti ai lavori che per i partecipanti, dai bimbi e enitori, dei giochi con
l'acqua, ai nonni del Volley. A tutti Voi che avete, in veste di componenti
delle diverse associazioni, sia come atleti\e delle varie gare, che come
partecipanti alla serata finale, un semplice ma significativo " GRAZIE
!!!" per esserci stati. E se fra 10 anni avremmo ancora la possibilità
d'esserCi, sarà ancor più emozionante ricordare questi giorni trascorsi
insieme.
8 Luglio 2012
Sergio
De Moliner
Faccio
personalmente un encomio a tutte le persone che si sono dedicate alla riuscita
di questa serata, anche a quelle marginali e non visibili ma che hanno permesso
di aggiungere un tocco in più...visto che ne ero il responsabile diretto....mi
riferisco in questo caso specifico a Domenico Cocco e alla associazione dei
giovani...pensionati, che ci hanno messo a disposizione lo schermo e il
proiettore su cui hanno girato le immagini e i filmati durante le serata, che
hanno tenuto incollati moltolte persone incuriosite dei tempi andati e più
recenti. E come non richiamare il nome di G.Carlo discreto ma capace reporter
pieno di sorprese... Grazie a tutti...
8 Luglio 2012
Giorgia Meli
Ciao a tutti questo sito è veramente coinvolgente e riporta alla mente
ricordi favolosi della vita sportiva di tanti tanti pallavolisti.leggere le
testimonianze dimostra quanto lo sport sia capace di scolpire ricordi
indelebili nei nostri cuori.ciò premesso sento però il dovere di scrivere due
righe che ,premetto,sono più una constatazione che una polemica!la pallavolo a
cortoghiana è legata a tante figure storiche che hanno segnato col loro impegno
e la loro devozione il cammino di questo sport nell 'arco di questi 40 anni.
Pino Meli è una di queste persone e mi rammarica qui nn siano state due scritte
due righe anche per lui,per il suo operato!parlo da atleta e non da figlia e
nonostante io abbia sempre riscontrato nelle persone che hanno collaborato con
lui grande stima, pensavo che una menzione gli fosse dovuta!complimenti
comunque per la bella iniziativa alla quale sono certa che cortoghiana
risponderà nel migliore dei modi.un forte abbraccio a tutti.Giorgia Meli
26 giugno alle ore 9.16 tramitecellulare
Sergio De
Moliner Non è un caso che dopo i trascorsi da atleta in un paio di post Pino
viene da me menzionato come una persona a cui devo tanto, mi ha dato fiducia
come persona, dirigente e poi allenatore...La Sulcis nasce anche con lui e con
la sua presidenza tanti successi si sono raggiunti. Di questi 40 anni 20 li ha
gestiti Pino se non sbaglio...Un grande del volley a Cortoghiana.
26 giugno alle ore 9.43 · Non mi piace più · 4
Mauro Cherchi
Solo 2 parole per Pino-----Grandissimooooooooooooo e unico.....Grazie di
cuore......
26 giugno alle ore 10.42 · Non mi piace più · 2
Giorgia Meli
Sergio e Mauro vi ringrazio di cuore perchè mio padre ha dato l'anima per il
volley.nn usa fb ma sarò io a riportargli la vostra stima.grazieee
26 giugno alle ore 11.00 tramite cellulare · Mi piace
Sandro Mei Io
ho cominciato e finito, tutti i bellissimi anni del Volley con Pino..rivivo
mille ricordi a me cari e indimenticabili...che dire.....GRAZIE PINO.......
26 giugno alle ore 11.14 · Non mi piace più · 1
Giancarlo
Orrù Sono d'accordo con mauro e sandro. Grazie Pino!
26 giugno alle ore 11.19 · Mi piace
Agnese Melis
io invece posso dire che in molti post Pino è stato menzionato.... si è sempre
saputo che è stato un ottimo pesidente , grande Pino!!!!!!!!!!!
26 giugno alle ore 12.24 · Mi piace
Massimo Mei
Per chi ha vissuto la Pallavolo Sulcis negli anni '80 Giuseppe Perra e' il
personaggio che viene in mente per primo in quanto, atleta prima, allenatore
poi. La parte dirigenziale, nonostante il grande impegno sia economico che
fisico, nella maggiore delle volte passano in secondo piano. Per quanto mi
riguarda, nei miei ricordi, oltre l'allenatore la presenza di Pino, Alberto,
Bingo, sig. Gianni Mancosu, Sig. Gianpaolo Casti, Nando e Paoletto (spero di non
aver dimenticato nessuno) erano costanti e quindi non meno importanti...
26 giugno alle ore 12.35 · Non mi piace più · 3
Giorgia Meli
Nn volevo far intendere che mio padre fosse meno importante di
altri.assolutamente.ma guardate quante belle cose fuoriescono nei confronti di
tutti.il mio intervento è propositivo nn polemico!!
26 giugno alle ore 13.02 tramite cellulare · Non mi piace più · 4
Giancarlo
Riello svolgendo la carica di presidente,non sempre il suo lavoro era
visibile,ma se dopo 40 anni siamo qui tanto è anche merito suo
26 giugno alle ore 20.26 · Non mi piace più · 3
Giuseppe
Perra credo che giorgia non abbia letto tutti i post precedenti, altrimenti la
constatazione con piccola provocazione non sarebbe nata, perchè con un pò di
pazienza, a ritroso come il gambero, tutti noi che abbiamo dato e continuiamo a
dare a questo sport un pezzo della ns. vita, abbiamo citato Pino, altrimenti
non si sarebbe potuto fare, visto la sua presidenza ventennale. Spero di
vederti fra i partecipanti alla serata del 07 luglio, nella quale i
riconoscimenti alle persone che si sono prodigate per questa società saranno
ben evidenziati.
1 luglio alle ore 1.49 · Mi piace · 1
Sergio De Moliner
20 giugno alle ore 10.45
Danielle
Pira-Hauben i ragazzi maschietti (pochi)e le ragazze (tante) che hai allenato
non possono che avere un ottimo ricordo di te...
20 giugno alle ore 12.21 · Mi piace · 2
Valeria Frau
Grazie a te MISTER!!sempre nel cuore lo sai ♥ :))
20 giugno alle ore 14.06 · Mi piace · 2
Sergio De
Moliner Spero che il ricordo sia positivo veramente Danielle Pira-Hauben,
Grazie Valeria Frau, la cosa è reciproca :-)
20 giugno alle ore 14.54 · Mi piace · 3
Cinzia Firinu
Certo Valeria Frau e Sergio De Moliner ....non puo' non essere cosi...la
palestra era la nostra seconda casa ...io ho dei bellissimi ricordi di quel
periodo, abbiamo avuto tantissime soddisfazioni ..e vorrei ritornare in forma
come quando Sergio mi allenava su una metà campo x la difesa ...mamma mia ....
allenamenti che ti gasavano un casino .... si si Grazie Pallavolo Sulcis , mio
primo amore :)
30 giugno alle ore 17.08 · Mi piace · 2
Giancarlo Orrù
26 giugno alle ore 11.37
Giorgia Meli
Grande cugino!
26 giugno alle ore 13.21 tramite cellulare · Non mi piace più · 1
Giancarlo
Riello per fortuna(nostra)abbiamo incontrato un gande
26 giugno alle ore 20.21 · Non mi piace più · 1
Paolo Cabras
Giorgia tu hai ragione, sappiamo tutti quanto Pino abbia fatto per la
pallavolo e per quanto mi riguarda io non mi sono dimenticato di lui, ma in
quello che ho scritto ho voluto fare solo i nomi di alcuni fondatori, a me
interessava sopratutto far conoscere come è nata la pallavolo, poi nella storia
che ho raccontato non ho voluto scrivere ne nomi di presidenti ne nomi di
atleti e ne di dirigenti proprio per paura di dimenticare qualcuno e quando ho
scritto che ho conosciuto tante persone a cui mi sono affezionato anche Pino è
uno di questi.
26 giugno alle ore 12.33
Giorgia Meli Certo Paolo io nn
ho voluto mettere in dubbio la buona fede di nessuno,solamente che nn menzionarlo
affatto mi sembrava ingiusto.grazie,un abbraccio
26 giugno alle ore 12.59 tramite cellulare · Mi piace · 1Fine modulo
26 giugno alle ore 12.59 tramite cellulare · Mi piace · 1Fine modulo
Alessandro Frau
Beh che posso dire ??? Sicuramente sono stato influenzato dalla buon anima
di mio fratello Gianluca, che dopo aver giocato a calcio fino alla categoria
giovanissimi, si è lanciato nella "carriera" (purtroppo breve) della
pallavolo. Io nn ho mai partecipato a nessun campionato di pallavolo, avendo
giocato a calcio, ma tra tornei estivi (pallavolo e beach volley) sono sempre
stato catturato da questo sport meraviglioso. Anche a scuola, spesso e
volentieri, nelle ore di educazione fisica si giocava...ricordo un episodio che
ancora oggi a ripensarci mi piscio sotto dalle risate...sotto rete il mio amico
Alessandro zio mei mi solleva la palla ed io con una grandissima elevazione
(saranno stati al massimo 5 cm ahahahahah) ho schiacciato proprio in faccia al
prof che sostava dall'altra parte della rete a chiaccherare con la
collega...anche dopo svariati minuti, la scritta mikasa (scusate la pubblicità
occulta) compariva sul suo viso....sapeste le risate che ci facemmo io e
Ale...poi in seguito sono entrato a far parte della dirigenza soprattutto come
segnapunti ufficiale...ho passato dei momenti meravigliosi....grazie a tutti :)
ah dimenticavo...grazie alla società ho fatto anche il corso di arbitro, che per mancanza di tempo, purtroppo, non ho potuto portare avanti...cmq ancora una volta ringrazio tutti dal primo all'ultimo :))))))
ah dimenticavo...grazie alla società ho fatto anche il corso di arbitro, che per mancanza di tempo, purtroppo, non ho potuto portare avanti...cmq ancora una volta ringrazio tutti dal primo all'ultimo :))))))
21 giugno alle ore 9.08
Alessandro Frau ceeee zio ti
d'arregordasa ??? ahahahahahaha
21 giugno alle ore 9.18 · Mi piace · 1
21 giugno alle ore 9.18 · Mi piace · 1
Alessandro Zio Mei
ahahahahahahhahahahhahahhahah !!! come cavolo posso dimenticarlo !!!
ahahahahahhahahhahhha
21 giugno alle ore 9.18 · Mi piace · 2
21 giugno alle ore 9.18 · Mi piace · 2
Sandro Mei onorato di aver
conosciuto e giocato con Gianluca e come tanti altri che non ci sono più,
vivono nel mondo dei miei ricordi :-)..........
21 giugno alle ore 11.39 · Mi piace · 3
21 giugno alle ore 11.39 · Mi piace · 3
Alessandro Frau grazie Sandro
:)
21 giugno alle ore 12.15 · Mi piace · 2Fine modulo
21 giugno alle ore 12.15 · Mi piace · 2Fine modulo
Giancarlo Riello
E' stato inevitabile il mio incontro con la pallavolo;abitando sopra il
"mitico" Peppone è stato,direi,automatico.Coinvolto sin da piccolo,un
po' la mascotte,il piccolino che seguiva i grandi prima nel campo delle scuole
elementari,a Portoscuso stretto tra borse,palloni sulla R4(ma di chi era?);il
paziente Pino che ci dava i primi insegnamenti,il passaggio alle giovanili a
Bacu Abis,le trasferte sul furgone di Pino Meli, finendo con l'ultimo
campionato di serie D vinto alla grande guidati da Giancarlo Faa,"teletrasportati"
sui campi avversari da Paolo e Roby.Tanti sono i ricondi,gli aneddoti(pian
piano cercherò di metter tutto)prima e dopo gli allenamenti e le gare purtroppo
c'è anche il rammarico di non aver continuato a giocare in quel gruppo ma tutti
quegli anni resteranno indimenticabili anche,e sopratutto, fuori del campo
perchè sono stati scuola di vita e crescita,non c'era un rapporto
atleta-dirigente\allenatore o compagno di squadra bensì un vero legame di
amicizia che va oltre le differenze d'età,la lontananza e ogni qualvolta si
innalza una rete si rafforza.Allora a tutti voi ancora un sincero grazie per
avermi arricchito
20 giugno alle ore 23.17
Paolo Cabras.
Non sembra vero che siano passati già quarantanni. Erano più o meno gli anni fine 60 inizio 70 in quel tempo a Cortoghiana esisteva soltanto la pallavolo femminile che giocava o si allenava in un campo in terra nel ex albergo operai o scuole medie ora centro Aias . Noi un gruppo di ragazzi di Cortoghiana approfittavamo delle ore che il campo era libero per farci le nostre partite. Un giorno decidemmo di chiedere a Giuseppe Perra che militava nella pallavolo Gonnesa se era disposto ad allenarci e dopo vari incontri trovammo il presidente Sig. Luciano Stagno, l'allenatore Giuseppe, i dirigenti, la sede che era la sezione del partito socialista sotto i portici vicino alla chiesa, il campo che era quello spazio delle scuole elementari dove i bambini facevano la ricreazione e così nacque la prima società di pallavolo maschile di Cortoghiana chiamata Avanti. Iniziarono i primi allenamenti in quel campo con un fondo pessimo senza illuminazione e dopo gli allenamenti dovevamo smontare la rete e portarci a casa tutta l'attrezzatura. poi si decise di iniziare con il settore giovanile maschile e cosi arrivarono Quei ragazzi che amarono tanto la pallavolo da dedicare tutto il loro tempo libero agli allenamenti e a tutti i lavori che portarono al miglioramento del nostro campo. Negli anni riuscimmo grazie a Giuseppe al suo impegno e alla sua severità ( era un rompi) a far raggiungere a questi ragazzi dei livelli molto alti, si allenavano con impegno e lavoravano per la pallavolo, si raccoglieva il cartone, il vetro, si iniziarono a montare pali, fari, procurati in giro, ci ricostruirono gratis il fondo del campo che migliorò tanto le prestazioni e diminuì gli infortuni , poi si costruì sempre con le nostre mani una baracca con dei blocchi in cemento talmente pesanti che ancora oggi non riesco a capire come siamo riusciti a trasportarli con una carriola da una distanza di due km e così dopo gli allenamenti l'attrezzatura veniva conservata in questo nuovo ripostiglio. le nostre prime macchine per il trasporto degli atleti furono la mia 500 la 500 del Sig. Prosperi e la prinz dello zio di Giuseppe. Dopo vari incontri arrivò la fusione col bacuabis e la squadra divenne ancora più forte, arrivò la palestra delle scuole medie finalmente un posto al coperto e anche lì facemmo tanti lavori. poi visto le tante richieste si decise di iniziare il settore giovanile femminile che diventò un grande successo viste le tante adesioni e anche ì tanti successi. poi un giorno un colpo di sole fecce impazzire Qualche assessore del comune di Carbonia e ci costruirono la nuova palestra,potete immaginare che gioia per noi dirigenti e atleti, spogliatoio arbitro, spogliatoi per le due squadre, tribune, impianto di illuminazione, vari ripostigli, sembrava un sogno, anche lì facemmo dei lavori sia per i pali che nei vari locali e finalmente dopo tanti anni di tabellone manuale ci fu regalato il tabellone elettronico che con vari lavori montammo. Questa è stata una palestra che ha conosciuto tanti successi sia femminili che maschili. Mi fermo qui perchè a me non piace tanto scrivere e sono anche scarso e non voglio annoiarvi, ho cercato di raccontarvi i fatti più importanti che io ricordi e se ho dimenticato qualcosa di importante spero che qualcuno melo faccia notare ,non ho fatto nomi per paura di dimenticarne qualcuno. io sono stato nella pallavolo circa 30 anni che non dimenticherò mai, mi sono tanto divertito ho conosciuto tante persone a cui mi sono tanto affezionato anche se non lo dimostro, ho viaggiato tanto con la pallavolo sia in Sardegna, che in continente , immaginate che la maggior parte dei km della mia 500, R5, due Peugeot, Audi gli ho fatti per la pallavolo sia maschile, che femminile, tanti per andare alla luna. Se vi ho annoiato scusate ma i 40 anni vanno festeggiati anche narrando un po di storia. Non siete tenuti a leggere tutto in una volta. Ciao ragazzi e auguri per le nuove leve. Mi raccomando tutti presenti per i festeggiamenti.
Non sembra vero che siano passati già quarantanni. Erano più o meno gli anni fine 60 inizio 70 in quel tempo a Cortoghiana esisteva soltanto la pallavolo femminile che giocava o si allenava in un campo in terra nel ex albergo operai o scuole medie ora centro Aias . Noi un gruppo di ragazzi di Cortoghiana approfittavamo delle ore che il campo era libero per farci le nostre partite. Un giorno decidemmo di chiedere a Giuseppe Perra che militava nella pallavolo Gonnesa se era disposto ad allenarci e dopo vari incontri trovammo il presidente Sig. Luciano Stagno, l'allenatore Giuseppe, i dirigenti, la sede che era la sezione del partito socialista sotto i portici vicino alla chiesa, il campo che era quello spazio delle scuole elementari dove i bambini facevano la ricreazione e così nacque la prima società di pallavolo maschile di Cortoghiana chiamata Avanti. Iniziarono i primi allenamenti in quel campo con un fondo pessimo senza illuminazione e dopo gli allenamenti dovevamo smontare la rete e portarci a casa tutta l'attrezzatura. poi si decise di iniziare con il settore giovanile maschile e cosi arrivarono Quei ragazzi che amarono tanto la pallavolo da dedicare tutto il loro tempo libero agli allenamenti e a tutti i lavori che portarono al miglioramento del nostro campo. Negli anni riuscimmo grazie a Giuseppe al suo impegno e alla sua severità ( era un rompi) a far raggiungere a questi ragazzi dei livelli molto alti, si allenavano con impegno e lavoravano per la pallavolo, si raccoglieva il cartone, il vetro, si iniziarono a montare pali, fari, procurati in giro, ci ricostruirono gratis il fondo del campo che migliorò tanto le prestazioni e diminuì gli infortuni , poi si costruì sempre con le nostre mani una baracca con dei blocchi in cemento talmente pesanti che ancora oggi non riesco a capire come siamo riusciti a trasportarli con una carriola da una distanza di due km e così dopo gli allenamenti l'attrezzatura veniva conservata in questo nuovo ripostiglio. le nostre prime macchine per il trasporto degli atleti furono la mia 500 la 500 del Sig. Prosperi e la prinz dello zio di Giuseppe. Dopo vari incontri arrivò la fusione col bacuabis e la squadra divenne ancora più forte, arrivò la palestra delle scuole medie finalmente un posto al coperto e anche lì facemmo tanti lavori. poi visto le tante richieste si decise di iniziare il settore giovanile femminile che diventò un grande successo viste le tante adesioni e anche ì tanti successi. poi un giorno un colpo di sole fecce impazzire Qualche assessore del comune di Carbonia e ci costruirono la nuova palestra,potete immaginare che gioia per noi dirigenti e atleti, spogliatoio arbitro, spogliatoi per le due squadre, tribune, impianto di illuminazione, vari ripostigli, sembrava un sogno, anche lì facemmo dei lavori sia per i pali che nei vari locali e finalmente dopo tanti anni di tabellone manuale ci fu regalato il tabellone elettronico che con vari lavori montammo. Questa è stata una palestra che ha conosciuto tanti successi sia femminili che maschili. Mi fermo qui perchè a me non piace tanto scrivere e sono anche scarso e non voglio annoiarvi, ho cercato di raccontarvi i fatti più importanti che io ricordi e se ho dimenticato qualcosa di importante spero che qualcuno melo faccia notare ,non ho fatto nomi per paura di dimenticarne qualcuno. io sono stato nella pallavolo circa 30 anni che non dimenticherò mai, mi sono tanto divertito ho conosciuto tante persone a cui mi sono tanto affezionato anche se non lo dimostro, ho viaggiato tanto con la pallavolo sia in Sardegna, che in continente , immaginate che la maggior parte dei km della mia 500, R5, due Peugeot, Audi gli ho fatti per la pallavolo sia maschile, che femminile, tanti per andare alla luna. Se vi ho annoiato scusate ma i 40 anni vanno festeggiati anche narrando un po di storia. Non siete tenuti a leggere tutto in una volta. Ciao ragazzi e auguri per le nuove leve. Mi raccomando tutti presenti per i festeggiamenti.
19
giugno alle ore 0.34
Marco Urru Solo 2 parole :
"Immensa Stima" x tutti voi..
19 giugno alle ore 11.29 tramite cellulare · Mi piace
19 giugno alle ore 11.29 tramite cellulare · Mi piace
Giuseppe Perra
Luigi Piras
Bei tempi e bellissimi ricordi,sopratutto
come dimostra la foto quando le gambe erano al massimo e mi permettavano questi
salti .I ricordi più belli sono quando durante il campionato di serie C, sono
riuscito a fermare a muro l'atleta del Latina alto mt 2,02 che quando si è
ritrovato il pallone tra le mani stupito (non mi aveva visto ) eppure sono alto
1,63 gli ho detto (sono qua sotto) si era messo a
ridere anche l'arbitro Cirronis.Come la volta alla Maddalena che il pubblico
come mi ha visto in coro mi chiamavano (nano) poi dopo i primi salti e aver
fermato a muro a Pedrini uomo di punta fortissimo (se ci penso mi fanno ancora
male le braccia) aveva una schiacciata micidiale, e per il resto della partita
mi sfottevano chiamandomi ( pippistrello) e io saltavo sempre di più.Oggi
purtroppo con i problemi di circolazione e gli interventi per l'asportazione
della savena a tutte e due le gambe non mi rimangono che i ricordi e mi
dispiace non poter partecipare ai giochi,pazienza verrò a vederli.
10
giugno alle ore 10.00
Gianfranco Mocci tanti riccordi
ciaoo
10 giugno alle ore 13.38 · Mi piace · 1
10 giugno alle ore 13.38 · Mi piace · 1
Mauro Paulis campo scuola
elementare,io suonavo i "tamburi "e ricordo che ci stava un sacco di
gente a vedere.bellissssimi ricordi
10 giugno alle ore 16.53 · Mi piace
10 giugno alle ore 16.53 · Mi piace
Luigi Piras Scusate l'errore
la safena lo scritta in sardo (sa vena):)
10 giugno alle ore 17.54 · Mi piace
10 giugno alle ore 17.54 · Mi piace
Giuseppe Perra non crucciarti,
l'importante è aver dato quando l'età ti permetteva di farlo.....se hai qualche
maglia o foto nei cassetti tirale fuori che verrano utilizzate per le 2 mostre
in allestimento, fammi sapere, grazie ciao.
11 giugno alle ore 22.30 · Mi piace
11 giugno alle ore 22.30 · Mi piace
Luigi Piras Le magliette si,
forse ho ancora la canadese da( pinguini come ci disse Sig, Migliazzi) e devo
vedere se a casa di mio padre c'è ancora il giubotto usato con la sabbia per i
pesi,mentre le bocce di ferro almeno una sono sicuro di averla,ti
aggiornerò.Per il resto i bei ricordi e le risate con il gruppo e le corse
pazze con Paoletto andando a Villasimius (pranzo con offerte cantiere) sono
ottimi ricordi.
12 giugno alle ore 11.58 · Mi piace
12 giugno alle ore 11.58 · Mi piace
Giuseppe Perra grande
luigetto, se hai ancora il giubbino sarebbe fantastico, è cimelio unico nel suo
genere, quello che trovi è gradito, avvisami che passo a prenderlo per
arricchire la mostra, grazie per l'impegno. Ciaoo
12 giugno alle ore 22.22 · Mi piace
12 giugno alle ore 22.22 · Mi piace
Luigi Piras Magliette e
canadese trovate,le devo lavare (acari grandi come lumache) giubotto niente
,però ho trovato una biglia di ferro da almeno 5 kg che usavamo per i pesi.Come
ho tutto pronto ti avviso.Ciaoo.
15 giugno alle ore 18.36 · Mi piace
15 giugno alle ore 18.36 · Mi piace
Giuseppe Perra
Con il solo pallone volante, quei ragazzi non
avrebbero forgiato quel loro presente, quel presente che miscelava gli
allenamenti, le partite, alla vita di studenti più o meno lodevoli, e che nelle
sinergie comuni coinvolgeva le loro famiglie ed i loro amici. Così agli albori societari,
quandole lire scarseggiavano, le magliette si acquistaranno, ed i
pantaloncini furono tagliati e cuciti dalle esperte mani della sarta
Melina(vedi demoliner). Così quando dai jeans vecchi, si creavano i giubbotti per il
potenziamento degli inferiori, riempendoli di sabbia e piombo, ricavato,
sciogliendolo dalle vecchie tubature degli scarichi dell'acqua.. Cosi quando un tubo
innocenti, in mancanza di una spalliera, fungeva allo scopo.Così quando in mancanza
della palestra, la pesistica per il potenziamento la si faceva all'aperto. Così, quando raccogliendo il
vetro,in un locale discoteca, i cartoni si riempivano nella parte sottostante
di bottiglie piene, per poi porvi sopra quellev uote....malandrini !!!! Così, quando nelle
trasferte s istaccava il contachilometri per pagare meno il noleggio dell'auto.Così, quando il sabato
notte in volo di rientro dalle trasferte si prendevano in prestito i giubbotti
salvagente.......Così, quando ci si portava il vino di proprietà in trasferta
per brindare alla vittoria o per alleviare la sconfitta.Così, quando il
Meletti(luca) andava in giro con delle enormi orecchie finte, che abbinate alla
pelata, lo facevano sembrare un Venusiano. Così, quando nel rientro notturno, dalle trasferte
regionali, a Villacidro, si faceva sosta all'orto di Ziop er rifornirci di
arance :-)). Così, quando con la presenza di parenti, amici e sostenitori si
organizzavano i memorabili pranzi in pineta con 250\300 partecipanti.. Così, quando mi dicono che
non si vive di soli ricordi, che la vita deve andare avanti, che bisogna sempre
pensare al domani.......allora conto sempre sin al fatidico 10..... apro la
finestra del passato e recupero quelle Emozioni che mi hanno aiutato a crescere
socialmente. Emozioni così impregnate di volontà, di coesione, di sincerità, di
lealtà e di tanta passione sportiva, che miscelate creavano un qualcosa che non
si vendeva e non si comprava, che in quel presente si respirava
liberamente, senza pregiudizi, quasi un contagio virale, così difficile
da ritrovare nell'odierno, che allora si chiamava AM I C I Z I A. Amicizia
che ognuno di noi ha nutrito e fatta crescere, perchè nella comunità d'intenti,
tutti hanno dato il meglio di se stessi, perche' sia le vittorie che le
sconfitte nello Sport così come nella vita fossero patrimonio di tutti
noi.
27
maggio alle ore 23.52
Cristina Murtas Beh, a questo
punto devi scrivere un libro... Bravooooo
8 aprile alle ore 9.12 · Mi piace
8 aprile alle ore 9.12 · Mi piace
Giancarlo Orrù Non tutte le speranza
sono perse... io sono convinto che anche oggi si possa vivere quell'AMICIZIA di
cui è bello sentirti raccontare. In fondo basta solo volerlo ;) Buona Pasqua a
tutti!
8 aprile alle ore 9.42 · Mi piace · 1
8 aprile alle ore 9.42 · Mi piace · 1
Luigi Piras Hai dimenticato di
quando acquistavamo........i palloni
27 maggio alle ore 12.57 · Mi piace
27 maggio alle ore 12.57 · Mi piace
Giuseppe Perra quelli sempre
in Omaggio :-)))
27 maggio alle ore 23.42 · Mi piace
27 maggio alle ore 23.42 · Mi piace
Sandro Mei
Credo che ognuno di noi conservi nel proprio
"cassetto dei ricordi" : momenti,attimi,immagini,frasi,una canzone
che accompagnava il viaggio in trasferta ,una battuta,infinite risate,tanta
carica e grinta x affrontare l'avversario,ect ect.....non nascondo l'adrenalina
e l'emozione prima di entrare in campo (bellissimi sentimenti) che tutt'ora mi
porto dietro...... Ricordi......tanti bellissimi ricordi...persone che mai dimenticherò finchè riuscirò a
vedere la luce di questa terra, (G. Faa,Sign Mancosu,Bingo,e aggiungo un altro
nome ,non era nella società ma mi seguiva ogni volta che si giocava,era il mio
Papà) ringrazio di cuore loro x essere stati con noi sono stati grandi amanti
di questo bellissimo sport.GRAZIE !!!
Adesso mi ritrovo a 43 anni,cavolo,Con tanta
energia e sopratutto con tanto orgoglio x essere riuscito a tramandare questo
bellissimo sport a mia figlia che ne ha quasi 12..ma la cosa più emozionante è
vedere in palestra i figli di chi ha condiviso con me questo meraviglioso
sport... AMO LA PALLAVOLO e tutti coloro che mi hanno fatto innamorare di
questo sport..quindi ..GRAZIE a tutto lo staff vecchio e nuovo e qui inclusi
allenatori e dirigenti,ma sopratutto GRAZIE PALLAVOLOSULCIS.....W lo
sport.....W la vita!!!!
8 aprile alle ore 0.30
Iolanda Melis grande sandro :)
8 aprile alle ore 0.53 · Mi
piace · 1
Giancarlo Orrù Grazie Sandro!
8 aprile alle ore 9.43 · Mi piace · 1
8 aprile alle ore 9.43 · Mi piace · 1
Sergio De Moliner Caro Sandro
ricordo come fosse ieri il mix fra anziani e giovincelli che muovevano in
comune gambe e cuori per dare ai primi la possibilità per raggiunti limiti...di
continuare a giocare, e ai secondi quella di crescere sotto la protezione e l'
esperienza dei primi. Io, Oretto Massimo e altri con Mauro Cherchi, te, tuo
fratello Pillola e altri, ma non c'era differenza, perchè l'amore per questo
sport e soprattutto lo spirito gogliardico del fare insieme per divertirsi
senza trascendere era l'imperativo. Quegli ultimi anni agonistici terminati poi
con un infortunio rappresentano per me un ulteriore spinta per la maturità
dell'uomo prima che dell'atleta ormai in riposo. E per questo che ringrazio
anche voi ragazzi di un tempo, ragazzi che avevano spirito di rispetto ed
emulazione, molla questa, che vi ha dato la possibilità di essere un tassello
importante di questa realtà..
8 aprile alle ore 12.33 · Mi piace · 1
8 aprile alle ore 12.33 · Mi piace · 1
Sandro Mei grazie di cuore
Sergio,lo sai che stimo te come tutti quelli che hanno vissuto e condiviso quei
magnifici momenti con me...grazie di esistere....ciaoooo
8 aprile alle ore 17.18 · Mi piace
8 aprile alle ore 17.18 · Mi piace
Nandino Secci ciao sandro sono
nando( nandino per tutti) ti saluto ti auguro tanti momenti felici come quelli
che abbiamo trascorso nella pallavolo ci vediamo sicuramente per i quaranta di
pallavolo ciao
9 aprile alle ore 15.05 · Mi piace · 1
9 aprile alle ore 15.05 · Mi piace · 1
Sandro Mei Ciao
Nandinooooo!!!!auguro anche a te le stesse cose bellissime che mi hai
scritto...ci vedremmo sicuramente x i 40 anni...che bellooooooo!!!!!!!!
ciaoooooooooooooo
Giuseppe Perra
25 marzo alle ore 0.02
Giancarlo Orrù Ieri notte mi
sono tornati alla mente alcuni ricordi di quando avevo 7, 8 anni che
periodicamente riaffiorano. In una scena siamo nella mitica palestra delle
medie e ci stai insegnando alcuni esercizi di stretching (il "banco e
serpente" che ancora oggi ogni tanto mi aiutano quando il mal di schiena si
fa fastidioso ;)). In un'altra scena con mio padre (che non credo mi abbia mai
più accompagnato ad una partita!) stiamo entrando nella palestra affollatissima
in occasione di una partita importante della prima squadra. Il grande Nandino
viene incontro a mio padre e gli chiede con vivo interesse "c'è anche
Giancarlo?". Ricordo ancora il suo sorriso quando mi vede dietro di lui...
allora non ero visibile quanto ora! In un'altra scena ancora un po' più
cresciuti siamo a Gonnesa a partecipare al nostro primo torneo di mini volley
guidati da Pino Gammino... perdiamo tutte le partite ma quanta emozione! Ecco,
per me la Pallavolo Sulcis, che non è un'entità astratta ma è fatta di persone
con le loro qualità e, anche, qualche difetto (;-)), è stata anche questo. Ed è
per questo che ogni volta che anch'io entro in palestra e sento le voci dei
bambini, tra cui anche mia figlia, sento che la Pallavolo Sulcis attraverso
Sergio, Maurizio, Mauro e Fabiana che seguono i più piccoli e le giovanissime
col supporto di tutta la dirigenza, può dare loro ciò che ha dato anche a me:
l'esempio dell'impegno e la dedizione di tante persone, la loro passione, il
rispetto delle regole, l'amicizia, la solidarietà. Grazie a tutti, di cuore!
25 marzo alle ore 12.03 · Mi piace · 2
25 marzo alle ore 12.03 · Mi piace · 2
Giuseppe Perra vederti in
palestra ad allenarti ancora con i nonnetti vuol dire che abbiamo seminato
bene, grazie per esserci ancora
25 marzo alle ore 22.38 · Non mi piace più · 1
25 marzo alle ore 22.38 · Non mi piace più · 1
Piercarlo Musu Il lavoro
paga sempre, io non ho mai fatto pallavolo ma l'ho sempre seguita e se non
avessi giocato a calcio avrei sicuramente fatto quello sport, oggi che sono
genitore ho indirizzato le mie figlie verso la pallavolo, e quando entro in
palestra e come dici tu sento le voci e vedo il sorriso e la gioia di questi
bambini capisco chi come voi è direttamente coinvonto nella società in varie
vesti trova la carica e la spinta di andare avanti sempre malgrado le
difficoltà, perchè si sente ripagato da tutti i "sacrifici" che si
fanno. Se oggi a distanza di 40 anni tante persone rimpiangono e rivivono con
affetto e nostangia i tempi passati nella pallavolo è perchè hanno trascorso e
condiviso momenti bellissimi, e chi come voi si dedica con passione alla
crescita dei nostri figli cercando di educarli ai valori dello sport e del rispetto
delle regole è una persona fortunata perchè avrà contribuito a formare una
persona migliore, al di la del fatto se diventerà o no una brava/o atleta.
3 aprile alle ore 9.16 · Mi piace
3 aprile alle ore 9.16 · Mi piace
Giuseppe Perra Sarai un futuro
dirigente !!!!.....grazie per quanto scrivi, non può che stimolarci a far
sempre meglio.
7 aprile alle ore 23.33 · Mi piace
7 aprile alle ore 23.33 · Mi piace
Piercarlo Musu
Alle origini del femminile...
25 marzo alle ore 0.51
Cristina Murtas Noooo, questo non me lo
ricordavo!!! Grande Peppe
25 marzo alle ore 8.59 · Mi piace
Doriana Lai Bellissimo, certamente oggi
le risposte sarebbero diverse........ direbbero sicuramente a voce senza grandi
timori , ed anche con poco rispetto.
25 marzo alle ore 21.10 · Mi piace
Valentina Carta non ce lo
permetterebbero mai di rispondere con poco rispetto!! u.u
25 marzo alle ore 22.34 · Mi piace · 1
Sergio De Moliner Guarda che un
questionario del genere lo consegnasti anche ai maschietti molto tempo
prima...mi riserbo di pubblicare le domande che ne facevano parte...:-)
27 marzo alle ore 12.32 · Mi piace · 1
Carla Puligheddu Caro Peppone, leggo con
emozione i tuoi documenti perché ritrovo una quantità immensa di ricordi. Ho
iniziato a frequentare la pallavolo nel 1970 . La società "INVICTA"
era una realtà bellissima, semplice ma significativa per Cortoghiana,
p...Visualizza altro
29 marzo alle ore 14.06 · Mi piace · 3
Giuseppe Perra allora il 07 luglio non
puoi fare a nmeno d'esser presente per celebrabrare con noi 40 anni della
pallavolo sulcis, ma anche di tutto il movimento sportivo del volley che ha
permesso a tantissimi\e ragazzi\e di crescere all'insegna della lealtà,
rispetto del proprio IO e di quello altrui. conferma la tua presenza
sull'evento 1972.... Ti aspettiamo, e se hai foto di quel periodo mandatacele o
pubblicale. grazie ciao al 7 luglio
31 marzo alle ore 17.17 · Mi piace
Roberta Lai giusto per...io che cosa
avevo risposto?
31 marzo alle ore 19.19 · Mi piace
Roberta Lai
Giuseppe Perra
Post 11
Tra le esperienze in positivo vissute nel femminile, da citare senza dubbio
il torneo nazionale di Villamassargia nato nel 1990 e che vide la Sulcis
sbarazzarsi di tutti gli avversari con una squadra composta da un mix fra
atlete senior e giovani che il sapiente coach Faa iniziava ad inserire in prima
squadra. Nella stupenda cornice estiva gestita alla perfezione dalla
organizzazione locale, cammin facendo si arrivò in finale contro il Falconara,
gara sofferta e combattuta ma vinta al quinto set con immensa soddisfazione per
il gioco mostrato e per aver scritto il nostro nome nella prima pagina di
questo importante torneo.
13
marzo alle ore 23.58
Sergio De Moliner
Post 10
Tecnici...camente parlando spetta a me il compito di ricordare i tanti collaboratori e allenatori succedutisi a Giuseppe alla guida dei settori femminili, la sua decisione di impegnarsi solo nel maschile prima...e successivamente di cambiare società, inizialmente la cosa creò dei timori giustificati per una perdita così importante, ma questo diede l'imput affinchè la società si prodigasse nel formare allenatori fatti in casa o di far arrivare coaches di indubbie capacità a Cortoghiana. I primi che tentarono di emulare il proprio insegnante furono Pier Paolo Desogus, indimenticato regista del gruppo storico, che si cimentò nell'insegnamento al settore giovanile e di categoria, abbandonando troppo presto secondo me l'attività di allenatore, furono impegnati in tal senso e con responsabilità di rilievo seppur brevemente anche Roberto Forresu e Stefano Serafini due giovani del secondo ciclo di atleti di Cortoghiana, che traghettarono la C femminile nel dopo Perra e la consegnarono in salute all'indimenticato G.Carlo Faa coadiuvato da Enzo Serra, ambedue di Iglesias e avversari di tante battaglie a livello maschile, binomio questo legato a campionati di serie C Nazionale con gruppi decisamente di livello dove qualità tecnica e sacrificio erano la chiave di tante vittorie, la prematura e dolorosa scomparsa di Faa significò la continuità della gestione squadra Per Enzo Serra, il suo operato vanta diversi anni in serie nazionale e alcuni in C regionale dove mise in luce la sua grande duttilità e capacità nella gestione interpersonale delle atlete. A lui succedette il sottoscritto, che oltre a 3 anni di prima squadra, serie C e D, ebbe la soddisfazione e gratificazione di aver operato nel settore giovanile per tanti anni, contribuendo nello scrivere il nome della Sulcis negli anni 2000, fra le società vincenti in titoli provinciali e regionali e guidando la squadra in prima divisione per alcuni anni dopo la rinuncia alla presidenza di Meli e il rientro della attuale dirigenza. Ancora come non citare Danilo Cauli e Vincenzo Esposito, che portarono nelle ultime C regionali la professionalità dell'Olimpia S.Antioco, e ancora tutte le ragazze che dagli anni 80 in poi hanno contribuito alla gestione dei settori cas come Sonia e Roberta Lai, Sandra Masala, la signora Carcassona, e ancora Loredana Loni e Tiziana Lenzu, di Iglesias anche loro, che trasferirono esperienza di gioco notevole nelle nostre giovani atlete, Giorgia Meli, che vinse una finale prov. under 14, e insieme a Cinzia Orrù anche una provinciale Under 18, fino ai nostri giorni, dove ancora ritroviamo il Peppe alla prima squadra e con Fabiana Mei ex atleta ancora acerba negli anni d'oro della società e ritrovata capitano e atleta matura in questi ultimi anni, e Mauro Cherchi di Bacu Abis, un ex anche lui forgiato dal lavoro di Giuseppe e compagno tra i tanti di Luca Meletti... a gestire le giovanili attuali e infine, senza far torto a chi per problemi di memoria non cito, Maurizio Soddu e Sergio Marras con i più piccoli, l'officina che sforna gli ingredienti che si chiamano passione e attaccamento a loro affidata per la speranza della continuità nel tempo.
GRAZIE A TUTTI, GRAZIE PER AVERCI RESO GRANDI NEL NOSTRO...PICCOLO.
Tecnici...camente parlando spetta a me il compito di ricordare i tanti collaboratori e allenatori succedutisi a Giuseppe alla guida dei settori femminili, la sua decisione di impegnarsi solo nel maschile prima...e successivamente di cambiare società, inizialmente la cosa creò dei timori giustificati per una perdita così importante, ma questo diede l'imput affinchè la società si prodigasse nel formare allenatori fatti in casa o di far arrivare coaches di indubbie capacità a Cortoghiana. I primi che tentarono di emulare il proprio insegnante furono Pier Paolo Desogus, indimenticato regista del gruppo storico, che si cimentò nell'insegnamento al settore giovanile e di categoria, abbandonando troppo presto secondo me l'attività di allenatore, furono impegnati in tal senso e con responsabilità di rilievo seppur brevemente anche Roberto Forresu e Stefano Serafini due giovani del secondo ciclo di atleti di Cortoghiana, che traghettarono la C femminile nel dopo Perra e la consegnarono in salute all'indimenticato G.Carlo Faa coadiuvato da Enzo Serra, ambedue di Iglesias e avversari di tante battaglie a livello maschile, binomio questo legato a campionati di serie C Nazionale con gruppi decisamente di livello dove qualità tecnica e sacrificio erano la chiave di tante vittorie, la prematura e dolorosa scomparsa di Faa significò la continuità della gestione squadra Per Enzo Serra, il suo operato vanta diversi anni in serie nazionale e alcuni in C regionale dove mise in luce la sua grande duttilità e capacità nella gestione interpersonale delle atlete. A lui succedette il sottoscritto, che oltre a 3 anni di prima squadra, serie C e D, ebbe la soddisfazione e gratificazione di aver operato nel settore giovanile per tanti anni, contribuendo nello scrivere il nome della Sulcis negli anni 2000, fra le società vincenti in titoli provinciali e regionali e guidando la squadra in prima divisione per alcuni anni dopo la rinuncia alla presidenza di Meli e il rientro della attuale dirigenza. Ancora come non citare Danilo Cauli e Vincenzo Esposito, che portarono nelle ultime C regionali la professionalità dell'Olimpia S.Antioco, e ancora tutte le ragazze che dagli anni 80 in poi hanno contribuito alla gestione dei settori cas come Sonia e Roberta Lai, Sandra Masala, la signora Carcassona, e ancora Loredana Loni e Tiziana Lenzu, di Iglesias anche loro, che trasferirono esperienza di gioco notevole nelle nostre giovani atlete, Giorgia Meli, che vinse una finale prov. under 14, e insieme a Cinzia Orrù anche una provinciale Under 18, fino ai nostri giorni, dove ancora ritroviamo il Peppe alla prima squadra e con Fabiana Mei ex atleta ancora acerba negli anni d'oro della società e ritrovata capitano e atleta matura in questi ultimi anni, e Mauro Cherchi di Bacu Abis, un ex anche lui forgiato dal lavoro di Giuseppe e compagno tra i tanti di Luca Meletti... a gestire le giovanili attuali e infine, senza far torto a chi per problemi di memoria non cito, Maurizio Soddu e Sergio Marras con i più piccoli, l'officina che sforna gli ingredienti che si chiamano passione e attaccamento a loro affidata per la speranza della continuità nel tempo.
GRAZIE A TUTTI, GRAZIE PER AVERCI RESO GRANDI NEL NOSTRO...PICCOLO.
28 febbraio alle ore 18.25
Novella Gerini Oh Sergiooooo???? Quando
parli di me????? :)))
28 febbraio alle ore 23.02 tramite
cellulare • Mi piace • 1
Giuseppe Perra bravo Demo, grande sforzo
di sintesi !!!! ora non esimerti, dal prodigarti nel continuare a narrare
singoli momenti di vita societaria.Grazie ciao
28 febbraio alle ore 23.19 • Mi piace
Sergio De Moliner Novi tra qui che da
qui a luglio arrivo anche a parlare di te:-)
28 febbraio alle ore 23.34 • Mi piace •
1
Novella Gerini :) manca ancora qualche
anno al mio arrivo??? :) più che altro avrei voluto foto di quegli anni!!
29 febbraio alle ore 0.23 tramite
cellulare • Mi piace
Sergio De Moliner Dai un poco di pazienza...se
ne hai tu foto non sarebbe male che ne pubblicassi qualcuna :-)
29 febbraio alle ore 0.24 • Mi piace
Novella Gerini Non ne ho!! Probabilmente
sepolte a Carbonia... Ma qui no!!! Sennó le avrei messe subito!!
29 febbraio alle ore 0.27 tramite cellulare
• Mi piace
Sergio De Moliner
Post 11
Tra le esperienze in positivo vissute nel femminile, da citare senza dubbio il torneo nazionale di Villamassargia nato nel 1990 e che vide la Sulcis sbarazzarsi di tutti gli avversari con una squadra composta da un mix fra atlete senior e giovani che il sapiente coach Faa iniziava ad inserire in prima squadra.
Nella stupenda cornice estiva gestita alla perfezione dalla organizzazione locale, cammin facendo si arrivò in finale contro il Falconara, gara sofferta e combattuta ma vinta al quinto set con immensa soddisfazione per il gioco mostrato e per aver scritto il nostro nome nella prima pagina di questo importante torneo.
Tra le esperienze in positivo vissute nel femminile, da citare senza dubbio il torneo nazionale di Villamassargia nato nel 1990 e che vide la Sulcis sbarazzarsi di tutti gli avversari con una squadra composta da un mix fra atlete senior e giovani che il sapiente coach Faa iniziava ad inserire in prima squadra.
Nella stupenda cornice estiva gestita alla perfezione dalla organizzazione locale, cammin facendo si arrivò in finale contro il Falconara, gara sofferta e combattuta ma vinta al quinto set con immensa soddisfazione per il gioco mostrato e per aver scritto il nostro nome nella prima pagina di questo importante torneo.
29 febbraio alle ore
0.09
Tore Madeddu
grande peppone cosa di devo dire sei unico hai fatto si che cortoghiana
andasse nel continente a giocare tu insieme agli altri avete portato
cortoghiana il nostro piccolo paese dove nessuno lo conosceva e grazie alla
pallavolo sulcis che ha fatto di cortoghiana un punto di riferimento per la
pallavolo nel sulcis anche io nel mio piccolo contribuivo facendo il segnapunti
mi ricordo la prima volta nelle scuole elementari non so chi mancava il giorno
e qualcuno mi aveva chiesto se potevo farlo io quel giorno c'è lo stampato
nella memoria oltre il casino che ho combinato ed era contro il sabaudia e poi
una piccola parentesi subito dopo la fusione con il bacuabis abbiamo fatto
qualche campionato sia ben chiaro io facevo solo il numero comunque ancora
grazie peppe che ci stai riportando alla memoria queste bellissime esperienze
26 febbraio alle ore 23.36
Giuseppe Perra
Post 8
....quel fenomeno chiamato Pallavolo, aveva contagiato anche l'interland, cosi nel Sulcis nel giro di 15 km. militavano nelle alte sfere dei campionati interregionali le squadre dell'Iglesias, del Gonnesa,del S.antioco, del vicinorio Bacu Abis. Proprio con i ns. vicini di cortile dopo storiche battaglie si prese coscienza che l'unione fà la forza, e dissoterrata la "palla" di guerra, nacque pallavolo Sulcis, portati in dote il neo Presidente Meli(che ha il merito di aver traghettato la società sino al 2001) e atleti del valore di Giuseppe Scarpa,Sergio Botti.....la squadra potè ambire ha risultati più consoni al suo organico, diventando una "Signora Squadra", temuta e rispettata.Cosi al femminile trovarono casa a Cortoghiana da Bacu Abis, Alda Costa,Daniela Meletti, Antonella Nardelli. Militare in ambo i sessi ad alti livelli dava lustro al blasone societario, catapultandola nell'olimpo delle migliori squadre sarde...e non solo !!!
....quel fenomeno chiamato Pallavolo, aveva contagiato anche l'interland, cosi nel Sulcis nel giro di 15 km. militavano nelle alte sfere dei campionati interregionali le squadre dell'Iglesias, del Gonnesa,del S.antioco, del vicinorio Bacu Abis. Proprio con i ns. vicini di cortile dopo storiche battaglie si prese coscienza che l'unione fà la forza, e dissoterrata la "palla" di guerra, nacque pallavolo Sulcis, portati in dote il neo Presidente Meli(che ha il merito di aver traghettato la società sino al 2001) e atleti del valore di Giuseppe Scarpa,Sergio Botti.....la squadra potè ambire ha risultati più consoni al suo organico, diventando una "Signora Squadra", temuta e rispettata.Cosi al femminile trovarono casa a Cortoghiana da Bacu Abis, Alda Costa,Daniela Meletti, Antonella Nardelli. Militare in ambo i sessi ad alti livelli dava lustro al blasone societario, catapultandola nell'olimpo delle migliori squadre sarde...e non solo !!!
26 febbraio alle ore 22.15
Giuseppe Perra
Post 7
....la passione al femminile estese ancor di più nel paese il coinvolgimento delle persone che direttamente e non si interessavano al Volley. Famiglie intere partecipavano alle trasferte per sostenere un loro parente diretto. Numerose le gite organizzate al seguito delle squadre, e grazie ad esse la coesione sociale toccò le massime espressioni. Pallavolo Sulcis era sinonimo non di squdra\e ma di Paese, e Cortoghiana ripagava calorosamente i sacrifici dei\delle suoi beniamini\e. Nelle società potevi trovare anche 2 o 3 sorelle o fratelli che militavano in diverse categorie, le sorelle Grussu, Lai, Garau, Vargiu,Simoni, i fratelli Serafini, Mei, Prosperi, Vacca,Stagno,Perra....non me ne vogliano gli altri\e non citati\e, ma non per questo meno importanti\e. Quei trascorsi, ora irripetibili per via della mutazione dei tempi, segnarono momenti di vita paesana, così forti per la loro semplicità, che non potranno esser dimenticati.
....la passione al femminile estese ancor di più nel paese il coinvolgimento delle persone che direttamente e non si interessavano al Volley. Famiglie intere partecipavano alle trasferte per sostenere un loro parente diretto. Numerose le gite organizzate al seguito delle squadre, e grazie ad esse la coesione sociale toccò le massime espressioni. Pallavolo Sulcis era sinonimo non di squdra\e ma di Paese, e Cortoghiana ripagava calorosamente i sacrifici dei\delle suoi beniamini\e. Nelle società potevi trovare anche 2 o 3 sorelle o fratelli che militavano in diverse categorie, le sorelle Grussu, Lai, Garau, Vargiu,Simoni, i fratelli Serafini, Mei, Prosperi, Vacca,Stagno,Perra....non me ne vogliano gli altri\e non citati\e, ma non per questo meno importanti\e. Quei trascorsi, ora irripetibili per via della mutazione dei tempi, segnarono momenti di vita paesana, così forti per la loro semplicità, che non potranno esser dimenticati.
post · 25
febbraio alle ore 23.13
Giuseppe Perra
post 5
Crescevano quei ragazzi e con loro i risultati.Ormai era tempo d'aver non solo le stelle come tetto per gli allenamenti, partite e per il pubblico. La palestrina delle Scuole Medie troppo piccola per essere omologata per il campionato di serie C interregionale, ci costrinse ad emigrare in quel di Carbonia. Armati di stucco per marmo e spatole per 2 settimane fummo costretti per poter giocare a sistemare il pavimento dissestato della Lampisteria(oggi uno degli edifici del Museo del Carbone),unica struttura in tutta carbonia con tetto alto 7 metri, ed adattare a spogliatoi 2 stanzoni, nei quali a suo tempo si cambiavano i minatori. La struttura allora fatiscente era priva d'impianto elettrico, costringendoci a giocare la domenica mattina senza possibilità di poterci allenare la sera. Quindi si giocava sempre in trasferta anche in casa. Ma a dispetto delle avversità, i risultati si esaltavano, il secondo posto in campionato, ci nego' una meritata promozione in serie B. Furono anni indimenticabili per la squadra e per i sostenitori, una simbiosi unica con il paese intero, durante la pausa campionati, era un susseguirsi di tornei in piazza venezia. Allora i coetanei del calcio si cimentavano nel volley, tornei di squadre miste formate da pallavolisti,sostenitori e calciatori, riempivano le serate cittadine, gratificando gli spettatori di imancabili risate per le strane prodezze dei non addetti al volley. Quanta nostalgia......ma non per gli anni ormai trascorsi, ma per la semplicità di quei valori nei rapporti fra persone, così difficili oggi da trovare.
Crescevano quei ragazzi e con loro i risultati.Ormai era tempo d'aver non solo le stelle come tetto per gli allenamenti, partite e per il pubblico. La palestrina delle Scuole Medie troppo piccola per essere omologata per il campionato di serie C interregionale, ci costrinse ad emigrare in quel di Carbonia. Armati di stucco per marmo e spatole per 2 settimane fummo costretti per poter giocare a sistemare il pavimento dissestato della Lampisteria(oggi uno degli edifici del Museo del Carbone),unica struttura in tutta carbonia con tetto alto 7 metri, ed adattare a spogliatoi 2 stanzoni, nei quali a suo tempo si cambiavano i minatori. La struttura allora fatiscente era priva d'impianto elettrico, costringendoci a giocare la domenica mattina senza possibilità di poterci allenare la sera. Quindi si giocava sempre in trasferta anche in casa. Ma a dispetto delle avversità, i risultati si esaltavano, il secondo posto in campionato, ci nego' una meritata promozione in serie B. Furono anni indimenticabili per la squadra e per i sostenitori, una simbiosi unica con il paese intero, durante la pausa campionati, era un susseguirsi di tornei in piazza venezia. Allora i coetanei del calcio si cimentavano nel volley, tornei di squadre miste formate da pallavolisti,sostenitori e calciatori, riempivano le serate cittadine, gratificando gli spettatori di imancabili risate per le strane prodezze dei non addetti al volley. Quanta nostalgia......ma non per gli anni ormai trascorsi, ma per la semplicità di quei valori nei rapporti fra persone, così difficili oggi da trovare.
22 febbraio alle ore 0.40
Marcello Forresu
eravate un bellissimo gruppo,tutti disposti al sacrificio personale , per i
compagni e per il paese .quei tempi sono finiti , sta a noi cercare di farli
rivivere.era veramente bello andare a vedervi.
25 febbraio alle ore 17.40 · Mi piace · 1
25 febbraio alle ore 17.40 · Mi piace · 1
Giuseppe Perra
Post 6
Quella passione prese sembianze al femminile......girovagando per il paese potevi scorgere i bimbi\e che oltre tirar calci alla palla, si cimentavano in provetti pallavolisti\e, fù cosi che ove possibile si montarono reti per il volley, per far disputare interminabili partite. Se quella passione al maschile era cosi forte, perchè non cercarla anche nel gentil sesso. Con certosina pazienza si andò alla ricerca di giovani atlete, con presuposti genetici votati alla crescità. Sembrerà assurdo, ma quanta fatica in alcuni casi, convincere i genitori a far si che le bimbe varcarsero la porta della palestra.Così 10 anni dopo circa, nella stagione 1981\82, nasceva la versione al femminile della pallavolo Cortoghiana. In breve si bruciarono le tappe, grazie ad un vivaio numerosissimo, dal quale attingere le atlete più promettenti, in pochissimi anni si arrivò a calcare i campi nazionali. La partecipazione a Finali nazionali nelle varie categorie giovanili e campionati di serie interregionali, arrichivano il blasone societario. Un ricordo particolare per Maria Laura Odoni, istrionica dirigente, oltre che mamma di 3 atlete. Un grazie non quantificabile a tutti, per i sacrifici e l'entusiasmo con il quale si riuscì in quel lasso di tempo a tener in essere il movimento pallavolistico a così alti livelli.
Quella passione prese sembianze al femminile......girovagando per il paese potevi scorgere i bimbi\e che oltre tirar calci alla palla, si cimentavano in provetti pallavolisti\e, fù cosi che ove possibile si montarono reti per il volley, per far disputare interminabili partite. Se quella passione al maschile era cosi forte, perchè non cercarla anche nel gentil sesso. Con certosina pazienza si andò alla ricerca di giovani atlete, con presuposti genetici votati alla crescità. Sembrerà assurdo, ma quanta fatica in alcuni casi, convincere i genitori a far si che le bimbe varcarsero la porta della palestra.Così 10 anni dopo circa, nella stagione 1981\82, nasceva la versione al femminile della pallavolo Cortoghiana. In breve si bruciarono le tappe, grazie ad un vivaio numerosissimo, dal quale attingere le atlete più promettenti, in pochissimi anni si arrivò a calcare i campi nazionali. La partecipazione a Finali nazionali nelle varie categorie giovanili e campionati di serie interregionali, arrichivano il blasone societario. Un ricordo particolare per Maria Laura Odoni, istrionica dirigente, oltre che mamma di 3 atlete. Un grazie non quantificabile a tutti, per i sacrifici e l'entusiasmo con il quale si riuscì in quel lasso di tempo a tener in essere il movimento pallavolistico a così alti livelli.
24 febbraio alle ore 0.12
Giuseppe Perra
Post n.4
Esser qualcuno o qualcosa, son sempre gli altri a volerLo, anche se vinci e sei forte solo per te stesso, ti rimane una magra soddisfazione.Ma quei ragazzi potevano contare su un settimo uomo, in e fuori campo da gioco. Allora nei manifesti leggevi Pallavolo Sulcis Cortoghiana contro Firenze o Pisa o Roma.....il tuo misconosciuto paesino confrontarsi contro città di quel calibro. Così veniva fuori l'orgoglio paesano.Incorniciando il terreno di gioco, l'intero paese si disponeva a tifare con un euforia gogliardica, recepita dagli atleti, che ripagavano con prestazioni, qualche volta anche al di soprà delle proprie capacità. Orgogliosi si usciva per ricevere la ricompensa per la gara, fatta dai complimenti del paese, giovani ed anziani che si congratulavano con quei ragazzi.A volte basta così poco per farti sentire importante, e ripagato dei tuoi sacrifici.Ringraziamo ancora quanti hanno creduto in noi, e con la loro Amicizia solerte ci hanno aiutato nel compiere questo lungo cammino.
Esser qualcuno o qualcosa, son sempre gli altri a volerLo, anche se vinci e sei forte solo per te stesso, ti rimane una magra soddisfazione.Ma quei ragazzi potevano contare su un settimo uomo, in e fuori campo da gioco. Allora nei manifesti leggevi Pallavolo Sulcis Cortoghiana contro Firenze o Pisa o Roma.....il tuo misconosciuto paesino confrontarsi contro città di quel calibro. Così veniva fuori l'orgoglio paesano.Incorniciando il terreno di gioco, l'intero paese si disponeva a tifare con un euforia gogliardica, recepita dagli atleti, che ripagavano con prestazioni, qualche volta anche al di soprà delle proprie capacità. Orgogliosi si usciva per ricevere la ricompensa per la gara, fatta dai complimenti del paese, giovani ed anziani che si congratulavano con quei ragazzi.A volte basta così poco per farti sentire importante, e ripagato dei tuoi sacrifici.Ringraziamo ancora quanti hanno creduto in noi, e con la loro Amicizia solerte ci hanno aiutato nel compiere questo lungo cammino.
18 febbraio alle ore 23.32
Giuseppe Perra
A volte la felicità prende strane conottazioni, per quei ragazzi l'amicizia
ed il sacrificio comune, riempivano di gioia, ogni loro sforzo per far brillare
la loro società nel mondo del volley isolano e Nazionale. Nati come Pallavolo
Cortoghiana, per poter rimpinguare le poco floride casse societarie, operiamo
una trasformazione di facciata, assumendo la denominazione " Avanti",
nota testata giornalistica dell'allora partito socialista....(leggere senza
commentare), un giusto compromesso fra sport e promozione sportivo
politica.Cosi nel trascorso degli anni si alternano numerosi dirigenti, più o
meno interessati al volley,mi piace ricordare con affetto il primo Presidente
Luciano Stagno; il meno conosciuto in paese Solinas Marco, poco avezzo al
volley, ma così prodigo nel dare il meglio di sè, volenteroso e orgoglioso nel
suo esser Presidente; a seguire Ugo Desogus, più che un Presidente un amico con
cui abbiamo trascorso variopinti momentidi vita societaria; Il più longevo
nella carica, Giuseppe Meli, che ha tenuto in piedi per tanti anni la
società.....per arrivare all'attulae Mauro Marras. Ma 40 anni sono tanti, ed in
essi si sono succeduti tanti amici e amiche nel ruolo di dirigenti,( non posso
non citare l'indimenticabile vulcanica Maria Laura Odoni), che con noi hanno
trascorso irripetibili momenti, sempre pronti a dare il meglio di sè, per
tenere viva la lealtà e l'amicizia che è la forza di una società come la
nostra.
Giancarlo Orrù Grazie Giuseppe per
queste testimonianze di passione che abbiamo potuto vivere anche grazie al
lavoro, magari non evidente, di tante persone... "Avanti!" così! :D
17 febbraio alle ore 7.17 • Mi piace
Roberto Carta Mi sa Giuseppe che non
eravate i soli a ricorrere alla promozione sportivo politica in quegli!!!!
Giuseppe Perra
Vita sempre da poveri atleti, nel campo nuovo in asfalto i palloni si
grattugiavano in fretta, e dover far fronte alle trasferte, impegnava tutte le
ns. risorse economiche, ed allora(speriamo che il Signore lassù c'è lo faccia
passare come peccato veniale)non ci rimaneva che prenderLi in prestito da altre
società più blasonate e meglio sistemate economicamente. Diventò prassi
obbligata partire con un ago in borsa, per esser pronti ad occasione, a
ridimensionare qualche pallone vagante per fargli varcare il mare ed
insegnargli l'idioma isolano. Risolto in alterni periodi il problema palloni,
rimaneva da sistemare l'illuminazione, con un solo faro nella parete scuola era
uno sforzo non da poco captare la palla vagante in ora notturna. Allora durante
il rientro notturno da una trasferta alla maddalena, sostiamo per una
incursione da esproprio proletario e ci impossesiamo armati di soli coltelli da
cucina di 2 fari. Ns. Signore capirà lo scopo di questa benevola operazione da
robin hood. Ma i fari per esser funzionali avevano bisogno di un palo di
supporto per essere montati !!! Ormai eravamo in ballo, perlustrati i dintorni
paesani e limitrofi, adocchiamo il potenziale supporto lungo la vecchia
ferrovia. Sempre pronti gli amici di Robin, in una notte d'estate muniti di
tanta buona volontà e di camioncino in prestito, prendiamo possesso del ns.
fabbisogno. Neanche 6 ore dopo il palo ben rivernicato, faceva bella mostra di
sè con i 2 nuovi fari. Non potete capire quale soddifazione allenarsi con una
illuminazione composta da 3 fari disposti su 2 lati opposti. Un ricordo
particolare per il ns. compagno Sergio Botti e per Fofo Soddu che hanno
condiviso con noi tanti momenti felici e non, di questa vita sportiva.
Doriana Lai Pensa che ricordo con piacere quelle partite in quel campo
fattiscente, c'era tutto Cortoghiana....eravate veramente seguiti da tutti.
15 febbraio alle ore 17.22 • Mi piace
Roberto Carta Si mi ricordo anche io,sopratutto quando tirava
vento,hahahah,ma anche se in quel periodo ero avversario mi rimangono dei bei
ricordi degli amici di Corto.
15 febbraio alle ore 19.33 • Mi piace
Giuseppe Perra
1972-1978..tempi duri per chi iniziava
su un campo in cemento deteriorato nelle scuole elementari ha cercar d'imparare
l'arte del volley, con un solo faro ad illuminare il campo d'allenamento in
inverno, e con i palloni zuppi d'acqua quando pioveva, che pur asciugandoli
pesavano non meno di 500gr.- occoreva almeno migliorare la pavimentazione e le
dimensioni del campo di gioco, visto che la palestra era ancora un miraggio.
Quei ragazzi che per finanziarsi le trasferte, ritiravano carta,vetro,ferro ed
affini per rivenderLi e trarne denari sonanti, decidono d'investire quei
risparmi nel terreno di gioco. Grazie alle conoscenze del Perra in quel di
Portoscuso, si barattano 50 litri di vino di proprieta', prodotto dalla ditta
Serafini e Desogus con una ditta Trentina che in quel periodo costruiva il
bacino dei fanghi rossi. Gli operai grandi estimatori della produzione vinicola
locale, gradiscono il gesto. Un sabato mattina con ruspa e camion trasformano
il campo. Ai quei tempi il presidente era Solinas marco, noto imprenditore
locale, che di buona lena supportato da tutti noi, ci istruisce e si adopera
per preparare le armature su cui sarebbe nato il nuovo campo in asfalto.
Ricordo ancor oggi come fosse ieri, la gioia di tutti noi nel vedere la macchine della ditta Sales che asfaltavano il ns. campo da gioco. 600mila lire ben spesi !!!! Su quel campo avremmo costruito il ns. glorioso passato, supportati dall'affetto della cittadinanza, sempre presente in massa ha tifare con toni variopinti. Orgogliosi Noi tutti di dar lustro al nome della ns. piccola frazione, che si confrontava con società di città quali Roma, Firenze, Pisa, Lucca ecc.... .Nel prossimo anedotto: dal campo in asfalto al miraggio della palestra. Partecipate con i vs. ricordi e foto a celebrare questi gloriosi 40 anni societari.
Ricordo ancor oggi come fosse ieri, la gioia di tutti noi nel vedere la macchine della ditta Sales che asfaltavano il ns. campo da gioco. 600mila lire ben spesi !!!! Su quel campo avremmo costruito il ns. glorioso passato, supportati dall'affetto della cittadinanza, sempre presente in massa ha tifare con toni variopinti. Orgogliosi Noi tutti di dar lustro al nome della ns. piccola frazione, che si confrontava con società di città quali Roma, Firenze, Pisa, Lucca ecc.... .Nel prossimo anedotto: dal campo in asfalto al miraggio della palestra. Partecipate con i vs. ricordi e foto a celebrare questi gloriosi 40 anni societari.
Sandro Mei Tempi duri..immagino.... ma carichi di iniziative e una gran
voglia di giocare..grande Peppe ..ti saluto !!! :-)
12 febbraio alle ore 0.15 • Mi piace
Tore Madeddu e come si può dimenticare quegli anni la pallavolo prima
avanti poi sulcis ha fatto la storia nel nostro paese grazie a gente come te
PEPPE che avete portato la pallavolo a livelli nazionali
12 febbraio alle ore 9.59 • Mi piace • 1
Post su Facebook·di Nandino Secci 5 febbraio alle ore 22.08:
Dune Buggy
Nel lontano 1977-78, qualcuno mi correggerà se sbaglio, il mitico Peppone preso dalla euforia che il film "Altrimenti ci arrabbiamo" con Terence Hill e Bud Spencer, disseminò nel territorio e fra i giovani, comprò una vettura di questo tipo con un nome che era tutto un programma, infatti la Dune presa si chiamava Puma. Questa macchinina era blu, accattivante robusta nella scocca quanto leggera nella carrozzeria di vetroresina. Come tradizione in quei tempi appena finivano i campionati ufficiali di serie o di categoria che fossero, si partecipava durante l'estate a innumerevoli tornei organizzati per feste patronali o di partito. In questo periodo si doveva svolgere un torneo a Cagliari dove eravamo invitati e dove avremmo incontrato S.C Karalis e Aquila. Il mio coach mi invitò a fare il viaggio con lui con la puma, capelli al vento (allora ancora c'erano), quando mai un ragazzo di 18 anni avrebbe rifiutato allora quella esperienza? All'appuntamento ci salutammo con il resto della squadra e il coach disse agli altri...noi deviamo a carbonia per fare benzina e ci vediamo al campo, ok fu la risposta, e qualcuno che presagiva qualcosa...con ironia disse... Demo dona attenzioni ca de cussu c'è pagu de si fidai. :-)
Partenza all'insegna dell'allegria come per tutte le partite del resto, si fa benzina a Carbonia e salendo per viale Arsia il coach mi disse...Demo guarda come tiene la strada...Infatti andammo dritti dritti addosso a dei tubi innocenti che stavano davanti alla facciata dello stabile dove ora c'è Oasi tecnica...Il momento fu tragico mentre la macchina perdeva aderenza si senti la voce di Peppe che diceva NOOOOOOOO, ahahahah morale, macchina nuova rovinata, Demo che sbatte la fronte sul parabrezza, squadra abbandonata e torneo almeno per noi non fatto. Cosa non ultima per tutta l'estate le risate erano assicurate ricordando questa spiacevole esperienza per fortuna di lieve entità.ricordo bene noi eravamo a cagliari vincemmo tre a due ma non mi ricordo contro chi avevamo giocato.
Dune Buggy
Nel lontano 1977-78, qualcuno mi correggerà se sbaglio, il mitico Peppone preso dalla euforia che il film "Altrimenti ci arrabbiamo" con Terence Hill e Bud Spencer, disseminò nel territorio e fra i giovani, comprò una vettura di questo tipo con un nome che era tutto un programma, infatti la Dune presa si chiamava Puma. Questa macchinina era blu, accattivante robusta nella scocca quanto leggera nella carrozzeria di vetroresina. Come tradizione in quei tempi appena finivano i campionati ufficiali di serie o di categoria che fossero, si partecipava durante l'estate a innumerevoli tornei organizzati per feste patronali o di partito. In questo periodo si doveva svolgere un torneo a Cagliari dove eravamo invitati e dove avremmo incontrato S.C Karalis e Aquila. Il mio coach mi invitò a fare il viaggio con lui con la puma, capelli al vento (allora ancora c'erano), quando mai un ragazzo di 18 anni avrebbe rifiutato allora quella esperienza? All'appuntamento ci salutammo con il resto della squadra e il coach disse agli altri...noi deviamo a carbonia per fare benzina e ci vediamo al campo, ok fu la risposta, e qualcuno che presagiva qualcosa...con ironia disse... Demo dona attenzioni ca de cussu c'è pagu de si fidai. :-)
Partenza all'insegna dell'allegria come per tutte le partite del resto, si fa benzina a Carbonia e salendo per viale Arsia il coach mi disse...Demo guarda come tiene la strada...Infatti andammo dritti dritti addosso a dei tubi innocenti che stavano davanti alla facciata dello stabile dove ora c'è Oasi tecnica...Il momento fu tragico mentre la macchina perdeva aderenza si senti la voce di Peppe che diceva NOOOOOOOO, ahahahah morale, macchina nuova rovinata, Demo che sbatte la fronte sul parabrezza, squadra abbandonata e torneo almeno per noi non fatto. Cosa non ultima per tutta l'estate le risate erano assicurate ricordando questa spiacevole esperienza per fortuna di lieve entità.ricordo bene noi eravamo a cagliari vincemmo tre a due ma non mi ricordo contro chi avevamo giocato.