Le testimonianze

Quarant'anni della società Pallavolo Sulcis
1972 - 2012


Giuseppe Perra
Se la mente non ha gli arti per poter operare, il tutto si riduce al solo pensiero.Così tutti i ringraziamenti ricevuti per l'organizzazione degli eventi per i 40 Anni della Pallavolo Sulcis, hanno il loro GIUSTO peso e valore se sono distribuiti alle varie componenti che ne' hanno curato l'organizzazione e la loro perfetta messa in opera. I momenti festosi, le emozioni, i sacrifici, le ansie, vissuti in questi 15 giorni della festa sportiva non possono avere SINGOLI nomi, vorrebe dire sminuire l'apporto, di di tutti quelli che hanno contribuito alla loro Esemplare riuscita.Dalle partite, ai giochi con l'acqua, alla serata del 07 luglio, è stata una miscellanea di emozioni, sia per gli addetti ai lavori che per i partecipanti, dai bimbi e enitori, dei giochi con l'acqua, ai nonni del Volley. A tutti Voi che avete, in veste di componenti delle diverse associazioni, sia come atleti\e delle varie gare, che come partecipanti alla serata finale, un semplice ma significativo " GRAZIE !!!" per esserci stati. E se fra 10 anni avremmo ancora la possibilità d'esserCi, sarà ancor più emozionante ricordare questi giorni trascorsi insieme.

8 Luglio 2012 
Sergio De Moliner
Faccio personalmente un encomio a tutte le persone che si sono dedicate alla riuscita di questa serata, anche a quelle marginali e non visibili ma che hanno permesso di aggiungere un tocco in più...visto che ne ero il responsabile diretto....mi riferisco in questo caso specifico a Domenico Cocco e alla associazione dei giovani...pensionati, che ci hanno messo a disposizione lo schermo e il proiettore su cui hanno girato le immagini e i filmati durante le serata, che hanno tenuto incollati moltolte persone incuriosite dei tempi andati e più recenti. E come non richiamare il nome di G.Carlo discreto ma capace reporter pieno di sorprese... Grazie a tutti...
08088 Luglio 2012
 

Giorgia Meli
Ciao a tutti questo sito è veramente coinvolgente e riporta alla mente ricordi favolosi della vita sportiva di tanti tanti pallavolisti.leggere le testimonianze dimostra quanto lo sport sia capace di scolpire ricordi indelebili nei nostri cuori.ciò premesso sento però il dovere di scrivere due righe che ,premetto,sono più una constatazione che una polemica!la pallavolo a cortoghiana è legata a tante figure storiche che hanno segnato col loro impegno e la loro devozione il cammino di questo sport nell 'arco di questi 40 anni. Pino Meli è una di queste persone e mi rammarica qui nn siano state due scritte due righe anche per lui,per il suo operato!parlo da atleta e non da figlia e nonostante io abbia sempre riscontrato nelle persone che hanno collaborato con lui grande stima, pensavo che una menzione gli fosse dovuta!complimenti comunque per la bella iniziativa alla quale sono certa che cortoghiana risponderà nel migliore dei modi.un forte abbraccio a tutti.Giorgia Meli
26 giugno alle ore 9.16 tramitecellulare
Sergio De Moliner Non è un caso che dopo i trascorsi da atleta in un paio di post Pino viene da me menzionato come una persona a cui devo tanto, mi ha dato fiducia come persona, dirigente e poi allenatore...La Sulcis nasce anche con lui e con la sua presidenza tanti successi si sono raggiunti. Di questi 40 anni 20 li ha gestiti Pino se non sbaglio...Un grande del volley a Cortoghiana.
26 giugno alle ore 9.43 · Non mi piace più · 4
Mauro Cherchi Solo 2 parole per Pino-----Grandissimooooooooooooo e unico.....Grazie di cuore......
26 giugno alle ore 10.42 · Non mi piace più · 2
Giorgia Meli Sergio e Mauro vi ringrazio di cuore perchè mio padre ha dato l'anima per il volley.nn usa fb ma sarò io a riportargli la vostra stima.grazieee
26 giugno alle ore 11.00 tramite cellulare · Mi piace
Sandro Mei Io ho cominciato e finito, tutti i bellissimi anni del Volley con Pino..rivivo mille ricordi a me cari e indimenticabili...che dire.....GRAZIE PINO.......
26 giugno alle ore 11.14 · Non mi piace più · 1
Giancarlo Orrù Sono d'accordo con mauro e sandro. Grazie Pino!
26 giugno alle ore 11.19 · Mi piace
Agnese Melis io invece posso dire che in molti post Pino è stato menzionato.... si è sempre saputo che è stato un ottimo pesidente , grande Pino!!!!!!!!!!!
26 giugno alle ore 12.24 · Mi piace
Massimo Mei Per chi ha vissuto la Pallavolo Sulcis negli anni '80 Giuseppe Perra e' il personaggio che viene in mente per primo in quanto, atleta prima, allenatore poi. La parte dirigenziale, nonostante il grande impegno sia economico che fisico, nella maggiore delle volte passano in secondo piano. Per quanto mi riguarda, nei miei ricordi, oltre l'allenatore la presenza di Pino, Alberto, Bingo, sig. Gianni Mancosu, Sig. Gianpaolo Casti, Nando e Paoletto (spero di non aver dimenticato nessuno) erano costanti e quindi non meno importanti...
26 giugno alle ore 12.35 · Non mi piace più · 3
Giorgia Meli Nn volevo far intendere che mio padre fosse meno importante di altri.assolutamente.ma guardate quante belle cose fuoriescono nei confronti di tutti.il mio intervento è propositivo nn polemico!!
26 giugno alle ore 13.02 tramite cellulare · Non mi piace più · 4
Giancarlo Riello svolgendo la carica di presidente,non sempre il suo lavoro era visibile,ma se dopo 40 anni siamo qui tanto è anche merito suo
26 giugno alle ore 20.26 · Non mi piace più · 3
Giuseppe Perra credo che giorgia non abbia letto tutti i post precedenti, altrimenti la constatazione con piccola provocazione non sarebbe nata, perchè con un pò di pazienza, a ritroso come il gambero, tutti noi che abbiamo dato e continuiamo a dare a questo sport un pezzo della ns. vita, abbiamo citato Pino, altrimenti non si sarebbe potuto fare, visto la sua presidenza ventennale. Spero di vederti fra i partecipanti alla serata del 07 luglio, nella quale i riconoscimenti alle persone che si sono prodigate per questa società saranno ben evidenziati.
1 luglio alle ore 1.49 · Mi piace · 1
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Sergio De Moliner
Ormai ci avviciniamo all'evento, la macchina organizzatrice messa in moto da tempo inizia ad ingranare le marcie alte per arrivare puntuali e senza intoppi. Mi sarebbe piaciuto leggere da parte di tanti... tantissimi che hanno vissuto in società, ma grazie comunque a chi lo ha fatto. Per questo vorrei spendere due parole dal momento che mi reputo il più longevo :-)... il premio fedeltà non me lo toglie nessuno dato che di questi 40 anni ben 37 sono stati al servizio del volley a Cortoghiana... 16 anni da atleta, poi dirigente e infine 15 anni come allenatore partendo dal mini per arrivare alla prima squadra. I trascorsi da giocatore sono di sicuro molto belli ed entusiasmanti, ma ormai storia nota, non da meno dico un sincero e pubblico grazie alla gestione Meli che mi nominò tantissimi anni fa responsabile del centro di avviamento allo sport, forse li misi le fondamenta di quella che sarebbe stata la mia attività di allenatore, ho conosciuto diverse mini atlete che si sono affacciate poi alla prima squadra ma in questa fase ho capito quali e quante siano le esigenze di un bimbo che si affaccia a questo mondo. Trasmettere entusiasmo e far attecchire le radici del volley ai più piccoli non è impresa facile per nessuno, e che oggi il settore del minivolley sia tornato a fiorire nei numeri, attesta la grande capacità delle persone oggi impegnate in questo senso. Dopo questo incarico di responsabilità passai a essere dirigente accompagnatore della nostra C naz femminile, squadra che si sapeva far valere tra le mura amiche ma che anche in trasferta regalava soddisfazioni...ancora oggi qualche dirigente della Gialeto Serramanna di Greca Pillittu, ricorda con nostalgia le epiche partite tra le due compagini. In seguito sotto la spinta di Pino Meli mi convinsi a vestire l'abito da allenatore, minivolley prima sino agli allora canguri, poi arrivò la prima under 14, sarà stato il destino o la bravura di chi aveva allenato il gruppo prima di me oltre che la capacità delle ragazze, ma si conquisto la mia prima finale prov giovanile era il 1995, da li tante altre soddisfazioni il volley mi ha dato, due titoli provinciali un titolo regionale, qualche retrocessione ma tante promozioni in categoria e di serie. Nel 2002/03 si riaffaccia l'attuale dirigenza che mi propone di continuare l'opera con chi aveva conquistato il titolo regionale under 14,
si era consapevoli che il primo anno sarebbe stata una sofferenza far giocare in 1^ divisione delle quindicenni, ma il loro amore per il volley ci fece arrivare alla fine del campionato vincendo le ultime due partite e conquistando 5 punti totali, bottino scarno vero ma dall'anno dopo alcune ragazze esperte si riaffacciarono in società, e con la volontà di divertirsi aiutarono queste giovani acerbe a maturare e ben figurare nei successivi campionati di prima divisione, dal 2006 infatti ho avuto il piacere di poter continuare ad allenare le giovani che erano cresciute con me ma di gestire atlete che in qualche modo fanno parte della storia della società. Da 3 anni ormai non sono più tra le fila della Sulcis se non come webmaster, ma devo ringraziare tutti, i dirigenti passati e attuali per avermi dato delle opportunità in cui si mostrava stima nei miei confronti, non sempre sono riuscito a produrre il meglio ma ho sempre cercato di dare il massimo di quello che potevo, grazie alla loro fiducia e al fatto che mi hanno fatto conoscere, oggi continuo la mia opera di allenatore. Ringrazio altresì tutte le atlete che sicuramente a volte mi hanno sopportato a denti stretti, perchè grazie a loro e sugli sbagli commessi ho arricchito il mio bagaglio di esperienza dal punto di vista dei rapporti interpersonali ma anche puramente tecnico-didattici.
Mi affacciai con timore a questo sport nel 1972, allora per noi praticamente sconosciuto, non avrei mai immaginato oggi, dopo 40 anni di farne ancora parte integrante.
Ho conosciuto tanti ragazzi ma sicuramente una marea di ragazze, la parte più gratificante oggi è rivedere le atlete che hai allenato nelle varie epoche che ti salutano con un sorriso e magari ci scambi due parole.
Spero di rivedere tante persone … Grazie a tutti
Demo
20 giugno alle ore 10.45
Danielle Pira-Hauben i ragazzi maschietti (pochi)e le ragazze (tante) che hai allenato non possono che avere un ottimo ricordo di te...
20 giugno alle ore 12.21 · Mi piace · 2
Valeria Frau Grazie a te MISTER!!sempre nel cuore lo sai ♥ :))
20 giugno alle ore 14.06 · Mi piace · 2
Sergio De Moliner Spero che il ricordo sia positivo veramente Danielle Pira-Hauben, Grazie Valeria Frau, la cosa è reciproca :-)
20 giugno alle ore 14.54 · Mi piace · 3
Cinzia Firinu Certo Valeria Frau e Sergio De Moliner ....non puo' non essere cosi...la palestra era la nostra seconda casa ...io ho dei bellissimi ricordi di quel periodo, abbiamo avuto tantissime soddisfazioni ..e vorrei ritornare in forma come quando Sergio mi allenava su una metà campo x la difesa ...mamma mia .... allenamenti che ti gasavano un casino .... si si Grazie Pallavolo Sulcis , mio primo amore :)
30 giugno alle ore 17.08 · Mi piace · 2

Giancarlo Orrù
Approfitto di questo spazio per fare una cosa che finora non sono riuscito a fare personalmente. Voglio ringraziare Pino Gammino che tanto tempo, fatica e sacrifici, ha dedicato a noi giovani (di allora! ). Tra i tanti esempi di grande dedizione cito solo l'estate passata in palestra con Filippo Casti e Giancarlo Riello per gli allenamenti extra. Sicuramente una fatica per noi ma anche un grande sforzo di Pino. Grazie Pino!
26 giugno alle ore 11.37
Giorgia Meli Grande cugino!
26 giugno alle ore 13.21 tramite cellulare · Non mi piace più · 1
Giancarlo Riello per fortuna(nostra)abbiamo incontrato un gande
26 giugno alle ore 20.21 · Non mi piace più · 1


Paolo Cabras
Giorgia tu hai ragione, sappiamo tutti quanto Pino abbia fatto per la pallavolo e per quanto mi riguarda io non mi sono dimenticato di lui, ma in quello che ho scritto ho voluto fare solo i nomi di alcuni fondatori, a me interessava sopratutto far conoscere come è nata la pallavolo, poi nella storia che ho raccontato non ho voluto scrivere ne nomi di presidenti ne nomi di atleti e ne di dirigenti proprio per paura di dimenticare qualcuno e quando ho scritto che ho conosciuto tante persone a cui mi sono affezionato anche Pino è uno di questi.
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26 giugno alle ore 12.33
Giorgia Meli Certo Paolo io nn ho voluto mettere in dubbio la buona fede di nessuno,solamente che nn menzionarlo affatto mi sembrava ingiusto.grazie,un abbraccio
26 giugno alle ore 12.59 tramite cellulare · Mi piace · 1Fine modulo


Alessandro Frau
Beh che posso dire ??? Sicuramente sono stato influenzato dalla buon anima di mio fratello Gianluca, che dopo aver giocato a calcio fino alla categoria giovanissimi, si è lanciato nella "carriera" (purtroppo breve) della pallavolo. Io nn ho mai partecipato a nessun campionato di pallavolo, avendo giocato a calcio, ma tra tornei estivi (pallavolo e beach volley) sono sempre stato catturato da questo sport meraviglioso. Anche a scuola, spesso e volentieri, nelle ore di educazione fisica si giocava...ricordo un episodio che ancora oggi a ripensarci mi piscio sotto dalle risate...sotto rete il mio amico Alessandro zio mei mi solleva la palla ed io con una grandissima elevazione (saranno stati al massimo 5 cm ahahahahah) ho schiacciato proprio in faccia al prof che sostava dall'altra parte della rete a chiaccherare con la collega...anche dopo svariati minuti, la scritta mikasa (scusate la pubblicità occulta) compariva sul suo viso....sapeste le risate che ci facemmo io e Ale...poi in seguito sono entrato a far parte della dirigenza soprattutto come segnapunti ufficiale...ho passato dei momenti meravigliosi....grazie a tutti :)
ah dimenticavo...grazie alla società ho fatto anche il corso di arbitro, che per mancanza di tempo, purtroppo, non ho potuto portare avanti...cmq ancora una volta ringrazio tutti dal primo all'ultimo :))))))
21 giugno alle ore 9.08
Alessandro Frau ceeee zio ti d'arregordasa ??? ahahahahahaha
21 giugno alle ore 9.18 · Mi piace · 1
Alessandro Zio Mei ahahahahahahhahahahhahahhahah !!! come cavolo posso dimenticarlo !!! ahahahahahhahahhahhha
21 giugno alle ore 9.18 · Mi piace · 2

Sandro Mei onorato di aver conosciuto e giocato con Gianluca e come tanti altri che non ci sono più, vivono nel mondo dei miei ricordi :-)..........
21 giugno alle ore 11.39 · Mi piace · 3
Alessandro Frau grazie Sandro :)
21 giugno alle ore 12.15 · Mi piace · 2Fine modulo


Giancarlo Riello
E' stato inevitabile il mio incontro con la pallavolo;abitando sopra il "mitico" Peppone è stato,direi,automatico.Coinvolto sin da piccolo,un po' la mascotte,il piccolino che seguiva i grandi prima nel campo delle scuole elementari,a Portoscuso stretto tra borse,palloni sulla R4(ma di chi era?);il paziente Pino che ci dava i primi insegnamenti,il passaggio alle giovanili a Bacu Abis,le trasferte sul furgone di Pino Meli, finendo con l'ultimo campionato di serie D vinto alla grande guidati da Giancarlo Faa,"teletrasportati" sui campi avversari da Paolo e Roby.Tanti sono i ricondi,gli aneddoti(pian piano cercherò di metter tutto)prima e dopo gli allenamenti e le gare purtroppo c'è anche il rammarico di non aver continuato a giocare in quel gruppo ma tutti quegli anni resteranno indimenticabili anche,e sopratutto, fuori del campo perchè sono stati scuola di vita e crescita,non c'era un rapporto atleta-dirigente\allenatore o compagno di squadra bensì un vero legame di amicizia che va oltre le differenze d'età,la lontananza e ogni qualvolta si innalza una rete si rafforza.Allora a tutti voi ancora un sincero grazie per avermi arricchito
20 giugno alle ore 23.17


Paolo Cabras.
Non sembra vero che siano passati già quarantanni. Erano più o meno gli anni fine 60 inizio 70 in quel tempo a Cortoghiana esisteva soltanto la pallavolo femminile che giocava o si allenava in un campo in terra nel ex albergo operai o scuole medie ora centro Aias . Noi un gruppo di ragazzi di Cortoghiana approfittavamo delle ore che il campo era libero per farci le nostre partite. Un giorno decidemmo di chiedere a Giuseppe Perra che militava nella pallavolo Gonnesa se era disposto ad allenarci e dopo vari incontri trovammo il presidente Sig. Luciano Stagno, l'allenatore Giuseppe, i dirigenti, la sede che era la sezione del partito socialista sotto i portici vicino alla chiesa, il campo che era quello spazio delle scuole elementari dove i bambini facevano la ricreazione e così nacque la prima società di pallavolo maschile di Cortoghiana chiamata Avanti. Iniziarono i primi allenamenti in quel campo con un fondo pessimo senza illuminazione e dopo gli allenamenti dovevamo smontare la rete e portarci a casa tutta l'attrezzatura. poi si decise di iniziare con il settore giovanile maschile e cosi arrivarono Quei ragazzi che amarono tanto la pallavolo da dedicare tutto il loro tempo libero agli allenamenti e a tutti i lavori che portarono al miglioramento del nostro campo. Negli anni riuscimmo grazie a Giuseppe al suo impegno e alla sua severità ( era un rompi) a far raggiungere a questi ragazzi dei livelli molto alti, si allenavano con impegno e lavoravano per la pallavolo, si raccoglieva il cartone, il vetro, si iniziarono a montare pali, fari, procurati in giro, ci ricostruirono gratis il fondo del campo che migliorò tanto le prestazioni e diminuì gli infortuni , poi si costruì sempre con le nostre mani una baracca con dei blocchi in cemento talmente pesanti che ancora oggi non riesco a capire come siamo riusciti a trasportarli con una carriola da una distanza di due km e così dopo gli allenamenti l'attrezzatura veniva conservata in questo nuovo ripostiglio. le nostre prime macchine per il trasporto degli atleti furono la mia 500 la 500 del Sig. Prosperi e la prinz dello zio di Giuseppe. Dopo vari incontri arrivò la fusione col bacuabis e la squadra divenne ancora più forte, arrivò la palestra delle scuole medie finalmente un posto al coperto e anche lì facemmo tanti lavori. poi visto le tante richieste si decise di iniziare il settore giovanile femminile che diventò un grande successo viste le tante adesioni e anche ì tanti successi. poi un giorno un colpo di sole fecce impazzire Qualche assessore del comune di Carbonia e ci costruirono la nuova palestra,potete immaginare che gioia per noi dirigenti e atleti, spogliatoio arbitro, spogliatoi per le due squadre, tribune, impianto di illuminazione, vari ripostigli, sembrava un sogno, anche lì facemmo dei lavori sia per i pali che nei vari locali e finalmente dopo tanti anni di tabellone manuale ci fu regalato il tabellone elettronico che con vari lavori montammo. Questa è stata una palestra che ha conosciuto tanti successi sia femminili che maschili. Mi fermo qui perchè a me non piace tanto scrivere e sono anche scarso e non voglio annoiarvi, ho cercato di raccontarvi i fatti più importanti che io ricordi e se ho dimenticato qualcosa di importante spero che qualcuno melo faccia notare ,non ho fatto nomi per paura di dimenticarne qualcuno. io sono stato nella pallavolo circa 30 anni che non dimenticherò mai, mi sono tanto divertito ho conosciuto tante persone a cui mi sono tanto affezionato anche se non lo dimostro, ho viaggiato tanto con la pallavolo sia in Sardegna, che in continente , immaginate che la maggior parte dei km della mia 500, R5, due Peugeot, Audi gli ho fatti per la pallavolo sia maschile, che femminile, tanti per andare alla luna. Se vi ho annoiato scusate ma i 40 anni vanno festeggiati anche narrando un po di storia. Non siete tenuti a leggere tutto in una volta. Ciao ragazzi e auguri per le nuove leve. Mi raccomando tutti presenti per i festeggiamenti.
19 giugno alle ore 0.34
Marco Urru Solo 2 parole : "Immensa Stima" x tutti voi..
19 giugno alle ore 11.29 tramite cellulare · Mi piace

Giuseppe Perra
finalmente è arrivata la testimonianza di un grande e stimatissimo AMICO, più che dirigente Paolo è stato l'animatore dei ns. momenti più spensierati, mai domo sempre pronto a donarsi con tutte le sue energie, senza mai lesinare un incoraggiamento, ha sempre creduto in quegli ideali che ^non si vendono e non si comprano^, GRAZIE Paolo per quanto hai dato nei tuoi 30 anni nella Sulcis. A presto!! Ciaooo

Luigi Piras
Bei tempi e bellissimi ricordi,sopratutto come dimostra la foto quando le gambe erano al massimo e mi permettavano questi salti .I ricordi più belli sono quando durante il campionato di serie C, sono riuscito a fermare a muro l'atleta del Latina alto mt 2,02 che quando si è ritrovato il pallone tra le mani stupito (non mi aveva visto ) eppure sono alto 1,63 gli ho detto (sono qua sotto) si era messo a ridere anche l'arbitro Cirronis.Come la volta alla Maddalena che il pubblico come mi ha visto in coro mi chiamavano (nano) poi dopo i primi salti e aver fermato a muro a Pedrini uomo di punta fortissimo (se ci penso mi fanno ancora male le braccia) aveva una schiacciata micidiale, e per il resto della partita mi sfottevano chiamandomi ( pippistrello) e io saltavo sempre di più.Oggi purtroppo con i problemi di circolazione e gli interventi per l'asportazione della savena a tutte e due le gambe non mi rimangono che i ricordi e mi dispiace non poter partecipare ai giochi,pazienza verrò a vederli.
10 giugno alle ore 10.00
Gianfranco Mocci tanti riccordi ciaoo
10 giugno alle ore 13.38 · Mi piace · 1
Mauro Paulis campo scuola elementare,io suonavo i "tamburi "e ricordo che ci stava un sacco di gente a vedere.bellissssimi ricordi
10 giugno alle ore 16.53 · Mi piace
Luigi Piras Scusate l'errore la safena lo scritta in sardo (sa vena):)
10 giugno alle ore 17.54 · Mi piace
Giuseppe Perra non crucciarti, l'importante è aver dato quando l'età ti permetteva di farlo.....se hai qualche maglia o foto nei cassetti tirale fuori che verrano utilizzate per le 2 mostre in allestimento, fammi sapere, grazie ciao.
11 giugno alle ore 22.30 · Mi piace
Luigi Piras Le magliette si, forse ho ancora la canadese da( pinguini come ci disse Sig, Migliazzi) e devo vedere se a casa di mio padre c'è ancora il giubotto usato con la sabbia per i pesi,mentre le bocce di ferro almeno una sono sicuro di averla,ti aggiornerò.Per il resto i bei ricordi e le risate con il gruppo e le corse pazze con Paoletto andando a Villasimius (pranzo con offerte cantiere) sono ottimi ricordi.
12 giugno alle ore 11.58 · Mi piace
Giuseppe Perra grande luigetto, se hai ancora il giubbino sarebbe fantastico, è cimelio unico nel suo genere, quello che trovi è gradito, avvisami che passo a prenderlo per arricchire la mostra, grazie per l'impegno. Ciaoo
12 giugno alle ore 22.22 · Mi piace
Luigi Piras Magliette e canadese trovate,le devo lavare (acari grandi come lumache) giubotto niente ,però ho trovato una biglia di ferro da almeno 5 kg che usavamo per i pesi.Come ho tutto pronto ti avviso.Ciaoo.
15 giugno alle ore 18.36 · Mi piace


Giuseppe Perra
Con il solo pallone volante, quei ragazzi non avrebbero forgiato quel loro presente, quel presente che miscelava gli allenamenti, le partite, alla vita di studenti più o meno lodevoli, e che nelle sinergie comuni coinvolgeva le loro famiglie ed i loro amici. Così agli albori societari, quandole lire scarseggiavano, le magliette si acquistaranno, ed  i pantaloncini furono tagliati e cuciti dalle esperte mani della sarta Melina(vedi demoliner). Così quando dai jeans vecchi, si creavano i giubbotti per il potenziamento degli  inferiori, riempendoli di sabbia e piombo, ricavato, sciogliendolo dalle vecchie tubature degli scarichi dell'acqua.. Cosi quando  un tubo innocenti, in mancanza di una spalliera, fungeva allo scopo.Così quando in mancanza della palestra, la pesistica per il potenziamento la si faceva all'aperto. Così, quando raccogliendo il vetro,in un locale discoteca, i cartoni si riempivano nella parte sottostante di bottiglie piene, per poi porvi sopra quellev uote....malandrini !!!! Così, quando nelle trasferte s istaccava il contachilometri per pagare meno il noleggio dell'auto.Così, quando il sabato notte in volo di rientro dalle trasferte si prendevano in prestito i giubbotti salvagente.......Così, quando ci si portava il vino di proprietà in trasferta per brindare alla vittoria o per alleviare la sconfitta.Così, quando il Meletti(luca) andava in giro con delle enormi orecchie finte, che abbinate alla pelata, lo facevano sembrare un Venusiano. Così, quando nel  rientro notturno, dalle trasferte regionali, a Villacidro, si faceva sosta all'orto di Ziop er rifornirci di arance :-)). Così, quando con la presenza di parenti, amici e sostenitori si organizzavano i memorabili pranzi in pineta con 250\300 partecipanti.. Così, quando mi dicono che non si vive di soli ricordi, che la vita deve andare avanti, che bisogna sempre pensare al domani.......allora conto sempre sin al fatidico 10..... apro la finestra del passato e recupero quelle Emozioni che mi hanno aiutato a crescere socialmente. Emozioni così impregnate di volontà, di coesione, di sincerità, di lealtà e di tanta passione sportiva, che miscelate creavano un qualcosa che non si vendeva e non si comprava, che in quel presente si respirava liberamente,  senza pregiudizi, quasi un contagio virale, così difficile da ritrovare nell'odierno, che allora si chiamava AM I C I Z I A. Amicizia che ognuno di noi ha nutrito e fatta crescere, perchè nella comunità d'intenti, tutti hanno dato il meglio di se stessi, perche' sia le vittorie che le sconfitte nello Sport così come  nella vita fossero patrimonio di tutti noi.
27 maggio alle ore 23.52

Cristina Murtas Beh, a questo punto devi scrivere un libro... Bravooooo
8 aprile alle ore 9.12 · Mi piace
Giancarlo Orrù Non tutte le speranza sono perse... io sono convinto che anche oggi si possa vivere quell'AMICIZIA di cui è bello sentirti raccontare. In fondo basta solo volerlo ;) Buona Pasqua a tutti!
8 aprile alle ore 9.42 · Mi piace · 1
Luigi Piras Hai dimenticato di quando acquistavamo........i palloni
27 maggio alle ore 12.57 · Mi piace
Giuseppe Perra quelli sempre in Omaggio :-)))
27 maggio alle ore 23.42 · Mi piace


Sandro Mei
Credo che ognuno di noi conservi nel proprio "cassetto dei ricordi" : momenti,attimi,immagini,frasi,una canzone che accompagnava il viaggio in trasferta ,una battuta,infinite risate,tanta carica e grinta x affrontare l'avversario,ect ect.....non nascondo l'adrenalina e l'emozione prima di entrare in campo (bellissimi sentimenti) che tutt'ora mi porto dietro...... Ricordi......tanti bellissimi ricordi...persone che mai dimenticherò finchè riuscirò a vedere la luce di questa terra, (G. Faa,Sign Mancosu,Bingo,e aggiungo un altro nome ,non era nella società ma mi seguiva ogni volta che si giocava,era il mio Papà) ringrazio di cuore loro x essere stati con noi sono stati grandi amanti di questo bellissimo sport.GRAZIE !!!
Adesso mi ritrovo a 43 anni,cavolo,Con tanta energia e sopratutto con tanto orgoglio x essere riuscito a tramandare questo bellissimo sport a mia figlia che ne ha quasi 12..ma la cosa più emozionante è vedere in palestra i figli di chi ha condiviso con me questo meraviglioso sport... AMO LA PALLAVOLO e tutti coloro che mi hanno fatto innamorare di questo sport..quindi ..GRAZIE a tutto lo staff vecchio e nuovo e qui inclusi allenatori e dirigenti,ma sopratutto GRAZIE PALLAVOLOSULCIS.....W lo sport.....W la vita!!!!
 8 aprile alle ore 0.30
Iolanda Melis grande sandro :)
8 aprile alle ore 0.53 · Mi piace · 1
Giancarlo Orrù Grazie Sandro!
8 aprile alle ore 9.43 · Mi piace · 1
Sergio De Moliner Caro Sandro ricordo come fosse ieri il mix fra anziani e giovincelli che muovevano in comune gambe e cuori per dare ai primi la possibilità per raggiunti limiti...di continuare a giocare, e ai secondi quella di crescere sotto la protezione e l' esperienza dei primi. Io, Oretto Massimo e altri con Mauro Cherchi, te, tuo fratello Pillola e altri, ma non c'era differenza, perchè l'amore per questo sport e soprattutto lo spirito gogliardico del fare insieme per divertirsi senza trascendere era l'imperativo. Quegli ultimi anni agonistici terminati poi con un infortunio rappresentano per me un ulteriore spinta per la maturità dell'uomo prima che dell'atleta ormai in riposo. E per questo che ringrazio anche voi ragazzi di un tempo, ragazzi che avevano spirito di rispetto ed emulazione, molla questa, che vi ha dato la possibilità di essere un tassello importante di questa realtà..
8 aprile alle ore 12.33 · Mi piace · 1
Sandro Mei grazie di cuore Sergio,lo sai che stimo te come tutti quelli che hanno vissuto e condiviso quei magnifici momenti con me...grazie di esistere....ciaoooo
8 aprile alle ore 17.18 · Mi piace
Nandino Secci ciao sandro sono nando( nandino per tutti) ti saluto ti auguro tanti momenti felici come quelli che abbiamo trascorso nella pallavolo ci vediamo sicuramente per i quaranta di pallavolo ciao
9 aprile alle ore 15.05 · Mi piace · 1
Sandro Mei Ciao Nandinooooo!!!!auguro anche a te le stesse cose bellissime che mi hai scritto...ci vedremmo sicuramente x i 40 anni...che bellooooooo!!!!!!!! ciaoooooooooooooo


Giuseppe Perra
Post 12: linfa vitale
Ogni volta che aprendo la porta della palestra  sento vociare i bimbi del minivolley, mi sento cogliere dalle emozioni sportive più vere. Sono loro la linfa vitale dei sacrifici che anno dopo anno abbiamo sopportato per cogliere il traguardo di questi primi 40 anni( chissà per i prossimi 40 :-)  ). Sapere che il nostro lavoro produrrà dei novelli pallavolisti, che indipendentemente dalle loro capacità, saranno il ricambio delle vecchie generazioni, non può che gratificarci e darci sempre nuovi stimoli ha proseguire, nonostante ogni giorno si abbia da combattere con mille piccoli problemi.
25 marzo alle ore 0.02
Giancarlo Orrù Ieri notte mi sono tornati alla mente alcuni ricordi di quando avevo 7, 8 anni che periodicamente riaffiorano. In una scena siamo nella mitica palestra delle medie e ci stai insegnando alcuni esercizi di stretching (il "banco e serpente" che ancora oggi ogni tanto mi aiutano quando il mal di schiena si fa fastidioso ;)). In un'altra scena con mio padre (che non credo mi abbia mai più accompagnato ad una partita!) stiamo entrando nella palestra affollatissima in occasione di una partita importante della prima squadra. Il grande Nandino viene incontro a mio padre e gli chiede con vivo interesse "c'è anche Giancarlo?". Ricordo ancora il suo sorriso quando mi vede dietro di lui... allora non ero visibile quanto ora! In un'altra scena ancora un po' più cresciuti siamo a Gonnesa a partecipare al nostro primo torneo di mini volley guidati da Pino Gammino... perdiamo tutte le partite ma quanta emozione! Ecco, per me la Pallavolo Sulcis, che non è un'entità astratta ma è fatta di persone con le loro qualità e, anche, qualche difetto (;-)), è stata anche questo. Ed è per questo che ogni volta che anch'io entro in palestra e sento le voci dei bambini, tra cui anche mia figlia, sento che la Pallavolo Sulcis attraverso Sergio, Maurizio, Mauro e Fabiana che seguono i più piccoli e le giovanissime col supporto di tutta la dirigenza, può dare loro ciò che ha dato anche a me: l'esempio dell'impegno e la dedizione di tante persone, la loro passione, il rispetto delle regole, l'amicizia, la solidarietà. Grazie a tutti, di cuore!
25 marzo alle ore 12.03 · Mi piace · 2
Giuseppe Perra vederti in palestra ad allenarti ancora con i nonnetti vuol dire che abbiamo seminato bene, grazie per esserci ancora
25 marzo alle ore 22.38 · Non mi piace più · 1
Piercarlo Musu  Il lavoro paga sempre, io non ho mai fatto pallavolo ma l'ho sempre seguita e se non avessi giocato a calcio avrei sicuramente fatto quello sport, oggi che sono genitore ho indirizzato le mie figlie verso la pallavolo, e quando entro in palestra e come dici tu sento le voci e vedo il sorriso e la gioia di questi bambini capisco chi come voi è direttamente coinvonto nella società in varie vesti trova la carica e la spinta di andare avanti sempre malgrado le difficoltà, perchè si sente ripagato da tutti i "sacrifici" che si fanno. Se oggi a distanza di 40 anni tante persone rimpiangono e rivivono con affetto e nostangia i tempi passati nella pallavolo è perchè hanno trascorso e condiviso momenti bellissimi, e chi come voi si dedica con passione alla crescita dei nostri figli cercando di educarli ai valori dello sport e del rispetto delle regole è una persona fortunata perchè avrà contribuito a formare una persona migliore, al di la del fatto se diventerà o no una brava/o atleta.
3 aprile alle ore 9.16 · Mi piace
Giuseppe Perra Sarai un futuro dirigente !!!!.....grazie per quanto scrivi, non può che stimolarci a far sempre meglio.
7 aprile alle ore 23.33 · Mi piace


Piercarlo Musu
Ripercorrendo la vostra storia guardando le vecchie foto, mi rendo conto di quanto questa società abbia contribuito a formare tantissimi giovani che oggi sono diventati genitori e come tutti si sentano fieri e orgogliosi di averne fatto parte e con tanta nostalgia e rimpianto rivivano quei momenti. Il tempo è passato ma l'entusiasmo come vedo non è cambiato nonostante le difficoltà che tutti i giorni si incontrano. Questa società è un pezzo di storia del nostro paese e noi tutti dobbiamo esserne orgogliosi e sostenerla contribuendo a portare avanti il lavoro di chi con passione si prende cura dei nostri figli cercando di insegnarli le regole dello sport.
3 aprile alle ore 10.54 nei pressi di Milano
Giuseppe Perra qualcuno dice che non si vive di soli ricordi......io gli tengo sempre ben conservati nel cassetto, perchè a suo tempo sono stati presente, ora sono linfa per far bene nell'attuale, domani serviranno per le generazioni che verrano......e se non serviranno, nessuno gli potrà mai cancellare.
5 aprile alle ore 21.33 · Mi piace · 4
Piercarlo Musu I ricordi aiutano a capire chi siamo e da dove abbiano iniziato, fanno parte del bagaglio delle nostre esperienze vissute e nello sport come nella vita ci aiutano a superare le difficolta quotidiane, come dici bene tu, sono la linfa vitale che ci permette di andare avanti, e il successo è sempre frutto del sacrificio e della devozione di chi quotidianamente si dedica alla crescita degli altri, e non è nei risultati sul campo che si misura il valore di una società, ma dai legami e dai rapporti umani e dai valori che sarà stata in grado di trasmettere.
6 aprile alle ore 9.18 · Non mi piace più · 3
Giuseppe Perra
Alle origini del femminile...

Benchè con il maschile  si siano vissuti magici trascorsi di vita sia sportiva che sociale, il cosmo del femminile alle origini presentava straordinarie sfaccetature. Nella iniziale ricerca delle atlete per la formazione del primo nucleo, come già scritto, si privilegiò ove possibile il fattore altezza. Un ruolo non meno importante lo giocava la loro attitudine ed adattabilità alla discplina, in senso fisico e mentale. Allora dopo i primi mesi, si proposero alle atlete dei questionari  per conoscere loro aspettative, esigenze e desideri. Di seguito alcune delle più strane richieste e constatazioni venute fuori dai questionari:
a) durante gli allenamenti si sente solo il rumore dei palloni, non si potrebbe fare allenamento con la musica in sottofondo ??
b)Vorrei essere tanto un maschio per far vedere quanto valgo ed essere così più forte !!
c)vorrei che l'allenatore al posto del  fischietto usasse uno strumento musicale.
d)perchè dobbiamo ogni volta sporcarci buttandoci per terra, sarebbe bello prendere la palla anche con i piedi. 
e) d'inverno l'allenamento andrebbe fatto con le stufette accese per esserci una temperatura idelae( si parla 1981\82)
f)mi scoccia, quando sono in battuta che tutti guardino me, mi fanno sempre sbagliare !!!
g)a casa mia non vogliono che vada fuori a giocare perchè sono troppo piccola, quindi non posso venire in trasferta( l'emancipazione  aveva di che arrivare!!
h) non voglio mettermi i pantaloncini perchè si vede la cellulite.
era quel lontano 1981\82, e quelle ragazze oggi sono quasi tutte mamme, con bimbe,  alcune di loro  emulano le  gesta materne........è  la Vita che continua !!!
25 marzo alle ore 0.51
 
Cristina Murtas Noooo, questo non me lo ricordavo!!! Grande Peppe
25 marzo alle ore 8.59 · Mi piace

Doriana Lai Bellissimo, certamente oggi le risposte sarebbero diverse........ direbbero sicuramente a voce senza grandi timori , ed anche con poco rispetto.
25 marzo alle ore 21.10 · Mi piace
Valentina Carta non ce lo permetterebbero mai di rispondere con poco rispetto!! u.u
25 marzo alle ore 22.34 · Mi piace · 1

Sergio De Moliner Guarda che un questionario del genere lo consegnasti anche ai maschietti molto tempo prima...mi riserbo di pubblicare le domande che ne facevano parte...:-)
27 marzo alle ore 12.32 · Mi piace · 1

Carla Puligheddu Caro Peppone, leggo con emozione i tuoi documenti perché ritrovo una quantità immensa di ricordi. Ho iniziato a frequentare la pallavolo nel 1970 . La società "INVICTA" era una realtà bellissima, semplice ma significativa per Cortoghiana, p...Visualizza altro
29 marzo alle ore 14.06 · Mi piace · 3

Giuseppe Perra allora il 07 luglio non puoi fare a nmeno d'esser presente per celebrabrare con noi 40 anni della pallavolo sulcis, ma anche di tutto il movimento sportivo del volley che ha permesso a tantissimi\e ragazzi\e di crescere all'insegna della lealtà, rispetto del proprio IO e di quello altrui. conferma la tua presenza sull'evento 1972.... Ti aspettiamo, e se hai foto di quel periodo mandatacele o pubblicale. grazie ciao al 7 luglio
31 marzo alle ore 17.17 · Mi piace

Roberta Lai giusto per...io che cosa avevo risposto?
31 marzo alle ore 19.19 · Mi piace


Roberta Lai
Carissimo Giuseppe,gli auguri non bastano e sopratutto non quantificano il bene,l'affetto e la stima che tanti hanno per te.Per chi come me,ti hanno conosciuto bambina sei stato un esempio di rispetto e lealta verso gli altri e verso le regole,di gioco e di vita..Un insegnamento che mi accompagna e che fa parte di me,e con grande gioia spesso mi definisce.Ti faccio si i miei piu grandi auguri di un bellissimo compleanno e sopratutto ti ringrazio per tutti i ricordi splendidi che mi appartengono.Ti voglio bene,mister!
8 marzo alle ore 22.19


Giuseppe Perra
Post 11
Tra le esperienze in positivo vissute nel femminile, da citare senza dubbio il torneo nazionale di Villamassargia nato nel 1990 e che vide la Sulcis sbarazzarsi di tutti gli avversari con una squadra composta da un mix fra atlete senior e giovani che il sapiente coach Faa iniziava ad inserire in prima squadra. Nella stupenda cornice estiva gestita alla perfezione dalla organizzazione locale, cammin facendo si arrivò in finale contro il Falconara, gara sofferta e combattuta ma vinta al quinto set con immensa soddisfazione per il gioco mostrato e per aver scritto il nostro nome nella prima pagina di questo importante torneo.
13 marzo alle ore 23.58


Sergio De Moliner
Post 10
Tecnici...camente parlando spetta a me il compito di ricordare i tanti collaboratori e allenatori succedutisi a Giuseppe alla guida dei settori femminili, la sua decisione di impegnarsi solo nel maschile prima...e successivamente di cambiare società, inizialmente la cosa creò dei timori giustificati per una perdita così importante, ma questo diede l'imput affinchè la società si prodigasse nel formare allenatori fatti in casa o di far arrivare coaches di indubbie capacità a Cortoghiana. I primi che tentarono di emulare il proprio insegnante furono Pier Paolo Desogus, indimenticato regista del gruppo storico, che si cimentò nell'insegnamento al settore giovanile e di categoria, abbandonando troppo presto secondo me l'attività di allenatore, furono impegnati in tal senso e con responsabilità di rilievo seppur brevemente anche Roberto Forresu e Stefano Serafini due giovani del secondo ciclo di atleti di Cortoghiana, che traghettarono la C femminile nel dopo Perra e la consegnarono in salute all'indimenticato G.Carlo Faa coadiuvato da Enzo Serra, ambedue di Iglesias e avversari di tante battaglie a livello maschile, binomio questo legato a campionati di serie C Nazionale con gruppi decisamente di livello dove qualità tecnica e sacrificio erano la chiave di tante vittorie, la prematura e dolorosa scomparsa di Faa significò la continuità della gestione squadra Per Enzo Serra, il suo operato vanta diversi anni in serie nazionale e alcuni in C regionale dove mise in luce la sua grande duttilità e capacità nella gestione interpersonale delle atlete. A lui succedette il sottoscritto, che oltre a 3 anni di prima squadra, serie C e D, ebbe la soddisfazione e gratificazione di aver operato nel settore giovanile per tanti anni, contribuendo nello scrivere il nome della Sulcis negli anni 2000, fra le società vincenti in titoli provinciali e regionali e guidando la squadra in prima divisione per alcuni anni dopo la rinuncia alla presidenza di Meli e il rientro della attuale dirigenza. Ancora come non citare Danilo Cauli e Vincenzo Esposito, che portarono nelle ultime C regionali la professionalità dell'Olimpia S.Antioco, e ancora tutte le ragazze che dagli anni 80 in poi hanno contribuito alla gestione dei settori cas come Sonia e Roberta Lai, Sandra Masala, la signora Carcassona, e ancora Loredana Loni e Tiziana Lenzu, di Iglesias anche loro, che trasferirono esperienza di gioco notevole nelle nostre giovani atlete, Giorgia Meli, che vinse una finale prov. under 14, e insieme a Cinzia Orrù anche una provinciale Under 18, fino ai nostri giorni, dove ancora ritroviamo il Peppe alla prima squadra e con Fabiana Mei ex atleta ancora acerba negli anni d'oro della società e ritrovata capitano e atleta matura in questi ultimi anni, e Mauro Cherchi di Bacu Abis, un ex anche lui forgiato dal lavoro di Giuseppe e compagno tra i tanti di Luca Meletti... a gestire le giovanili attuali e infine, senza far torto a chi per problemi di memoria non cito, Maurizio Soddu e Sergio Marras con i più piccoli, l'officina che sforna gli ingredienti che si chiamano passione e attaccamento a loro affidata per la speranza della continuità nel tempo.
GRAZIE A TUTTI, GRAZIE PER AVERCI RESO GRANDI NEL NOSTRO...PICCOLO.
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28 febbraio alle ore 18.25
Novella Gerini Oh Sergiooooo???? Quando parli di me????? :)))
28 febbraio alle ore 23.02 tramite cellulare • Mi piace • 1

Giuseppe Perra bravo Demo, grande sforzo di sintesi !!!! ora non esimerti, dal prodigarti nel continuare a narrare singoli momenti di vita societaria.Grazie ciao
28 febbraio alle ore 23.19 • Mi piace

Sergio De Moliner Novi tra qui che da qui a luglio arrivo anche a parlare di te:-)
28 febbraio alle ore 23.34 • Mi piace • 1

Novella Gerini ‎:) manca ancora qualche anno al mio arrivo??? :) più che altro avrei voluto foto di quegli anni!!
29 febbraio alle ore 0.23 tramite cellulare • Mi piace

Sergio De Moliner Dai un poco di pazienza...se ne hai tu foto non sarebbe male che ne pubblicassi qualcuna :-)
29 febbraio alle ore 0.24 • Mi piace

Novella Gerini Non ne ho!! Probabilmente sepolte a Carbonia... Ma qui no!!! Sennó le avrei messe subito!!
29 febbraio alle ore 0.27 tramite cellulare • Mi piace
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Sergio De Moliner
Post 11
Tra le esperienze in positivo vissute nel femminile, da citare senza dubbio il torneo nazionale di Villamassargia nato nel 1990 e che vide la Sulcis sbarazzarsi di tutti gli avversari con una squadra composta da un mix fra atlete senior e giovani che il sapiente coach Faa iniziava ad inserire in prima squadra.
Nella stupenda cornice estiva gestita alla perfezione dalla organizzazione locale, cammin facendo si arrivò in finale contro il Falconara, gara sofferta e combattuta ma vinta al quinto set con immensa soddisfazione per il gioco mostrato e per aver scritto il nostro nome nella prima pagina di questo importante torneo.
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29 febbraio alle ore 0.09

Tore Madeddu
grande peppone cosa di devo dire sei unico hai fatto si che cortoghiana andasse nel continente a giocare tu insieme agli altri avete portato cortoghiana il nostro piccolo paese dove nessuno lo conosceva e grazie alla pallavolo sulcis che ha fatto di cortoghiana un punto di riferimento per la pallavolo nel sulcis anche io nel mio piccolo contribuivo facendo il segnapunti mi ricordo la prima volta nelle scuole elementari non so chi mancava il giorno e qualcuno mi aveva chiesto se potevo farlo io quel giorno c'è lo stampato nella memoria oltre il casino che ho combinato ed era contro il sabaudia e poi una piccola parentesi subito dopo la fusione con il bacuabis abbiamo fatto qualche campionato sia ben chiaro io facevo solo il numero comunque ancora grazie peppe che ci stai riportando alla memoria queste bellissime esperienze
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26 febbraio alle ore 23.36


Giuseppe Perra
Post 8
....quel fenomeno chiamato Pallavolo, aveva contagiato anche l'interland, cosi nel Sulcis nel giro di 15 km. militavano nelle alte sfere dei campionati interregionali le squadre dell'Iglesias, del Gonnesa,del S.antioco, del vicinorio Bacu Abis. Proprio con i ns. vicini di cortile dopo storiche battaglie si prese coscienza che l'unione fà la forza, e dissoterrata la "palla" di guerra, nacque pallavolo Sulcis, portati in dote il neo Presidente Meli(che ha il merito di aver traghettato la società sino al 2001) e atleti del valore di Giuseppe Scarpa,Sergio Botti.....la squadra potè ambire ha risultati più consoni al suo organico, diventando una "Signora Squadra", temuta e rispettata.Cosi al femminile trovarono casa a Cortoghiana da Bacu Abis, Alda Costa,Daniela Meletti, Antonella Nardelli. Militare in ambo i sessi ad alti livelli dava lustro al blasone societario, catapultandola nell'olimpo delle migliori squadre sarde...e non solo !!!
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26 febbraio alle ore 22.15
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Giuseppe Perra
Post 7
....la passione al femminile estese ancor di più nel paese il coinvolgimento delle persone che direttamente e non si interessavano al Volley. Famiglie intere partecipavano alle trasferte per sostenere un loro parente diretto. Numerose le gite organizzate al seguito delle squadre, e grazie ad esse la coesione sociale toccò le massime espressioni. Pallavolo Sulcis era sinonimo non di squdra\e ma di Paese, e Cortoghiana ripagava calorosamente i sacrifici dei\delle suoi beniamini\e. Nelle società potevi trovare anche 2 o 3 sorelle o fratelli che militavano in diverse categorie, le sorelle Grussu, Lai, Garau, Vargiu,Simoni, i fratelli Serafini, Mei, Prosperi, Vacca,Stagno,Perra....non me ne vogliano gli altri\e non citati\e, ma non per questo meno importanti\e. Quei trascorsi, ora irripetibili per via della mutazione dei tempi, segnarono momenti di vita paesana, così forti per la loro semplicità, che non potranno esser dimenticati.

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post · 25 febbraio alle ore 23.13

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Giuseppe Perra
post 5
Crescevano quei ragazzi e con loro i risultati.Ormai era tempo d'aver non solo le stelle come tetto per gli allenamenti, partite e per il pubblico. La palestrina delle Scuole Medie troppo piccola per essere omologata per il campionato di serie C interregionale, ci costrinse ad emigrare in quel di Carbonia. Armati di stucco per marmo e spatole per 2 settimane fummo costretti per poter giocare a sistemare il pavimento dissestato della Lampisteria(oggi uno degli edifici del Museo del Carbone),unica struttura in tutta carbonia con tetto alto 7 metri, ed adattare a spogliatoi 2 stanzoni, nei quali a suo tempo si cambiavano i minatori. La struttura allora fatiscente era priva d'impianto elettrico, costringendoci a giocare la domenica mattina senza possibilità di poterci allenare la sera. Quindi si giocava sempre in trasferta anche in casa. Ma a dispetto delle avversità, i risultati si esaltavano, il secondo posto in campionato, ci nego' una meritata promozione in serie B. Furono anni indimenticabili per la squadra e per i sostenitori, una simbiosi unica con il paese intero, durante la pausa campionati, era un susseguirsi di tornei in piazza venezia. Allora i coetanei del calcio si cimentavano nel volley, tornei di squadre miste formate da pallavolisti,sostenitori e calciatori, riempivano le serate cittadine, gratificando gli spettatori di imancabili risate per le strane prodezze dei non addetti al volley. Quanta nostalgia......ma non per gli anni ormai trascorsi, ma per la semplicità di quei valori nei rapporti fra persone, così difficili oggi da trovare.
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22 febbraio alle ore 0.40
Marcello Forresu eravate un bellissimo gruppo,tutti disposti al sacrificio personale , per i compagni e per il paese .quei tempi sono finiti , sta a noi cercare di farli rivivere.era veramente bello andare a vedervi.
25 febbraio alle ore 17.40 · Mi piace · 1
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Giuseppe Perra
Post 6
Quella passione prese sembianze al femminile......girovagando per il paese potevi scorgere i bimbi\e che oltre tirar calci alla palla, si cimentavano in provetti pallavolisti\e, fù cosi che ove possibile si montarono reti per il volley, per far disputare interminabili partite. Se quella passione al maschile era cosi forte, perchè non cercarla anche nel gentil sesso. Con certosina pazienza si andò alla ricerca di giovani atlete, con presuposti genetici votati alla crescità. Sembrerà assurdo, ma quanta fatica in alcuni casi, convincere i genitori a far si che le bimbe varcarsero la porta della palestra.Così 10 anni dopo circa, nella stagione 1981\82, nasceva la versione al femminile della pallavolo Cortoghiana. In breve si bruciarono le tappe, grazie ad un vivaio numerosissimo, dal quale attingere le atlete più promettenti, in pochissimi anni si arrivò a calcare i campi nazionali. La partecipazione a Finali nazionali nelle varie categorie giovanili e campionati di serie interregionali, arrichivano il blasone societario. Un ricordo particolare per Maria Laura Odoni, istrionica dirigente, oltre che mamma di 3 atlete. Un grazie non quantificabile a tutti, per i sacrifici e l'entusiasmo con il quale si riuscì in quel lasso di tempo a tener in essere il movimento pallavolistico a così alti livelli.
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24 febbraio alle ore 0.12
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Giuseppe Perra
Post n.4
Esser qualcuno o qualcosa, son sempre gli altri a volerLo, anche se vinci e sei forte solo per te stesso, ti rimane una magra soddisfazione.Ma quei ragazzi potevano contare su un settimo uomo, in e fuori campo da gioco. Allora nei manifesti leggevi Pallavolo Sulcis Cortoghiana contro Firenze o Pisa o Roma.....il tuo misconosciuto paesino confrontarsi contro città di quel calibro. Così veniva fuori l'orgoglio paesano.Incorniciando il terreno di gioco, l'intero paese si disponeva a tifare con un euforia gogliardica, recepita dagli atleti, che ripagavano con prestazioni, qualche volta anche al di soprà delle proprie capacità. Orgogliosi si usciva per ricevere la ricompensa per la gara, fatta dai complimenti del paese, giovani ed anziani che si congratulavano con quei ragazzi.A volte basta così poco per farti sentire importante, e ripagato dei tuoi sacrifici.Ringraziamo ancora quanti hanno creduto in noi, e con la loro Amicizia solerte ci hanno aiutato nel compiere questo lungo cammino.
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18 febbraio alle ore 23.32
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Giuseppe Perra
A volte la felicità prende strane conottazioni, per quei ragazzi l'amicizia ed il sacrificio comune, riempivano di gioia, ogni loro sforzo per far brillare la loro società nel mondo del volley isolano e Nazionale. Nati come Pallavolo Cortoghiana, per poter rimpinguare le poco floride casse societarie, operiamo una trasformazione di facciata, assumendo la denominazione " Avanti", nota testata giornalistica dell'allora partito socialista....(leggere senza commentare), un giusto compromesso fra sport e promozione sportivo politica.Cosi nel trascorso degli anni si alternano numerosi dirigenti, più o meno interessati al volley,mi piace ricordare con affetto il primo Presidente Luciano Stagno; il meno conosciuto in paese Solinas Marco, poco avezzo al volley, ma così prodigo nel dare il meglio di sè, volenteroso e orgoglioso nel suo esser Presidente; a seguire Ugo Desogus, più che un Presidente un amico con cui abbiamo trascorso variopinti momentidi vita societaria; Il più longevo nella carica, Giuseppe Meli, che ha tenuto in piedi per tanti anni la società.....per arrivare all'attulae Mauro Marras. Ma 40 anni sono tanti, ed in essi si sono succeduti tanti amici e amiche nel ruolo di dirigenti,( non posso non citare l'indimenticabile vulcanica Maria Laura Odoni), che con noi hanno trascorso irripetibili momenti, sempre pronti a dare il meglio di sè, per tenere viva la lealtà e l'amicizia che è la forza di una società come la nostra.
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Giancarlo Orrù Grazie Giuseppe per queste testimonianze di passione che abbiamo potuto vivere anche grazie al lavoro, magari non evidente, di tante persone... "Avanti!" così! :D
17 febbraio alle ore 7.17 • Mi piace
                
Roberto Carta Mi sa Giuseppe che non eravate i soli a ricorrere alla promozione sportivo politica in quegli!!!!
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Giuseppe Perra
Vita sempre da poveri atleti, nel campo nuovo in asfalto i palloni si grattugiavano in fretta, e dover far fronte alle trasferte, impegnava tutte le ns. risorse economiche, ed allora(speriamo che il Signore lassù c'è lo faccia passare come peccato veniale)non ci rimaneva che prenderLi in prestito da altre società più blasonate e meglio sistemate economicamente. Diventò prassi obbligata partire con un ago in borsa, per esser pronti ad occasione, a ridimensionare qualche pallone vagante per fargli varcare il mare ed insegnargli l'idioma isolano. Risolto in alterni periodi il problema palloni, rimaneva da sistemare l'illuminazione, con un solo faro nella parete scuola era uno sforzo non da poco captare la palla vagante in ora notturna. Allora durante il rientro notturno da una trasferta alla maddalena, sostiamo per una incursione da esproprio proletario e ci impossesiamo armati di soli coltelli da cucina di 2 fari. Ns. Signore capirà lo scopo di questa benevola operazione da robin hood. Ma i fari per esser funzionali avevano bisogno di un palo di supporto per essere montati !!! Ormai eravamo in ballo, perlustrati i dintorni paesani e limitrofi, adocchiamo il potenziale supporto lungo la vecchia ferrovia. Sempre pronti gli amici di Robin, in una notte d'estate muniti di tanta buona volontà e di camioncino in prestito, prendiamo possesso del ns. fabbisogno. Neanche 6 ore dopo il palo ben rivernicato, faceva bella mostra di sè con i 2 nuovi fari. Non potete capire quale soddifazione allenarsi con una illuminazione composta da 3 fari disposti su 2 lati opposti. Un ricordo particolare per il ns. compagno Sergio Botti e per Fofo Soddu che hanno condiviso con noi tanti momenti felici e non, di questa vita sportiva.
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Doriana Lai Pensa che ricordo con piacere quelle partite in quel campo fattiscente, c'era tutto Cortoghiana....eravate veramente seguiti da tutti.
15 febbraio alle ore 17.22 • Mi piace
                
Roberto Carta Si mi ricordo anche io,sopratutto quando tirava vento,hahahah,ma anche se in quel periodo ero avversario mi rimangono dei bei ricordi degli amici di Corto.
15 febbraio alle ore 19.33 • Mi piace

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Giuseppe Perra
‎1972-1978..tempi duri per chi iniziava su un campo in cemento deteriorato nelle scuole elementari ha cercar d'imparare l'arte del volley, con un solo faro ad illuminare il campo d'allenamento in inverno, e con i palloni zuppi d'acqua quando pioveva, che pur asciugandoli pesavano non meno di 500gr.- occoreva almeno migliorare la pavimentazione e le dimensioni del campo di gioco, visto che la palestra era ancora un miraggio. Quei ragazzi che per finanziarsi le trasferte, ritiravano carta,vetro,ferro ed affini per rivenderLi e trarne denari sonanti, decidono d'investire quei risparmi nel terreno di gioco. Grazie alle conoscenze del Perra in quel di Portoscuso, si barattano 50 litri di vino di proprieta', prodotto dalla ditta Serafini e Desogus con una ditta Trentina che in quel periodo costruiva il bacino dei fanghi rossi. Gli operai grandi estimatori della produzione vinicola locale, gradiscono il gesto. Un sabato mattina con ruspa e camion trasformano il campo. Ai quei tempi il presidente era Solinas marco, noto imprenditore locale, che di buona lena supportato da tutti noi, ci istruisce e si adopera per preparare le armature su cui sarebbe nato il nuovo campo in asfalto.
Ricordo ancor oggi come fosse ieri, la gioia di tutti noi nel vedere la macchine della ditta Sales che asfaltavano il ns. campo da gioco. 600mila lire ben spesi !!!! Su quel campo avremmo costruito il ns. glorioso passato, supportati dall'affetto della cittadinanza, sempre presente in massa ha tifare con toni variopinti. Orgogliosi Noi tutti di dar lustro al nome della ns. piccola frazione, che si confrontava con società di città quali Roma, Firenze, Pisa, Lucca ecc.... .Nel prossimo anedotto: dal campo in asfalto al miraggio della palestra. Partecipate con i vs. ricordi e foto a celebrare questi gloriosi 40 anni societari.
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Sandro Mei Tempi duri..immagino.... ma carichi di iniziative e una gran voglia di giocare..grande Peppe ..ti saluto !!! :-)
12 febbraio alle ore 0.15 • Mi piace
                
Tore Madeddu e come si può dimenticare quegli anni la pallavolo prima avanti poi sulcis ha fatto la storia nel nostro paese grazie a gente come te PEPPE che avete portato la pallavolo a livelli nazionali
12 febbraio alle ore 9.59 • Mi piace • 1
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Post su Facebook·di Nandino Secci 5 febbraio alle ore 22.08:
Dune Buggy
Nel lontano 1977-78, qualcuno mi correggerà se sbaglio, il mitico  Peppone preso dalla euforia che il film "Altrimenti ci arrabbiamo" con  Terence Hill e Bud Spencer, disseminò nel territorio e fra i giovani,  comprò una vettura di questo tipo con un nome che era tutto un  programma, infatti la Dune presa si chiamava Puma. Questa macchinina era  blu, accattivante robusta nella scocca quanto leggera nella carrozzeria  di vetroresina. Come tradizione in quei tempi appena finivano i  campionati ufficiali di serie o di categoria che fossero, si partecipava  durante l'estate a innumerevoli tornei organizzati per feste patronali o  di partito. In questo periodo si doveva svolgere un torneo a Cagliari  dove eravamo invitati e dove avremmo incontrato S.C Karalis e Aquila. Il  mio coach mi invitò a fare il viaggio con lui con la puma, capelli al  vento (allora ancora c'erano), quando mai un ragazzo di 18 anni avrebbe  rifiutato allora quella esperienza? All'appuntamento ci salutammo con il  resto della squadra e il coach disse agli altri...noi deviamo a  carbonia per fare benzina e ci vediamo al campo, ok fu la risposta, e  qualcuno che presagiva qualcosa...con ironia disse... Demo dona  attenzioni ca de cussu c'è pagu de si fidai. :-)
 Partenza  all'insegna dell'allegria come per tutte le partite del resto, si fa  benzina a Carbonia e salendo per viale Arsia il coach mi disse...Demo  guarda come tiene la strada...Infatti andammo dritti dritti addosso a  dei tubi innocenti che stavano davanti alla facciata dello stabile dove  ora c'è Oasi tecnica...Il momento fu tragico mentre la macchina perdeva  aderenza si senti la voce di Peppe che diceva NOOOOOOOO, ahahahah  morale, macchina nuova rovinata, Demo che sbatte la fronte sul  parabrezza, squadra abbandonata e torneo almeno per noi non fatto. Cosa  non ultima per tutta l'estate le risate erano assicurate ricordando  questa spiacevole esperienza per fortuna di lieve entità.ricordo bene noi eravamo a cagliari vincemmo tre a due ma non mi ricordo contro chi avevamo giocato.
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